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Jean-Michel Matas, è lui il “boss” dei Commissari dell’Automobile Club de Monaco

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ACM

Socio volontario dell’Automobile Club de Monaco dal 1972, come un certo Michel Boeri, Jean-Michel Matas si prepara per una nuova edizione del mitico Rally di Monte-Carlo. Con l’occasione, abbiamo scambiato due chiacchiere.

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Ripercorrendo il viale dei ricordi, gli salta in mente un numero: “49”, dice sorridendo. “È il mio 49° Rally di Monte-Carlo”. Dal 1972, in un’edizione segnata dai nubifragi, Jean-Michel Matas ha partecipato a tutti i Rally di Monte-Carlo, eccetto l’edizione del 1974, annullata a seguito della crisi petrolifera del 1973.

Una passione viscerale per il rally e gli sport automobilistici

Membro appassionato dell’Automobile Club de Monaco (ACM), Jean-Michel ha sempre avuto un debole per il rally, tanto che in giovane età ha gareggiato in qualche competizione regionale. Ma è stato in occasione del Gran Premio di Formula 1 che ha fatto la sua prima esperienza elettrizzante con i colori dell’ACM. “Ero il commissario all’uscita delle “S” della piscina”, ricorda. “Poi mi sono fatto strada fino a diventare Commissario Generale Aggiunto a Capo del Corpo dei Commissari”.

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Una “carriera” più che meritata, visto che Jean-Michel Matas ha dato anima e corpo per l’Automobile Club de Monaco. “È un volontario con la V maiuscola, fedele al suo presidente”, racconta Alain Pallanca, direttore di gara del Rally di Monte-Carlo, che deve in parte il suo ingresso nell’ACM a Jean-Michel. “È una bella persona, che ha dedicato la sua vita agli altri. È membro di diverse associazioni benefiche monegasche”.

Mi vorrei fermare, comincio a essere stanco, ma ho sempre la stessa passione. La fiamma non si è mai spenta

Jean-Michel Matas

Sono quasi passati quarant’anni dal primo incontro tra i due appassionati d’auto. Nato a Bordeaux ma trasferitosi a Mentone da bambino, il “boss” dei Commissari dell’ACM ha seguito le orme del padre lavorando come amministratore di condominio. “Una professione straordinaria”, tramite cui ha incontrato Alain Pallanca, che lavorava in una compagnia assicurativa.

© ACM

Una grande responsabilità all’Automobile Club de Monaco

“Una mattina, ero andato a una riunione nel comune di Moulinet per poter assistere alla gara speciale che passava di lì”, racconta l’attuale direttore del Rally di Monte-Carlo e del Gran Premio di Formula 1. “Mi sono imbattuto in Jean-Michel e mi sono chiesto ci cosa facesse lì, perché non era il suo settore. Da quel giorno, sono entrato a far parte dell’Automobile Club de Monaco”.

Amante degli sport automobilistici fin dalla tenera età, “non avevo neanche il permesso, ma mi mettevo in motorino per andare a vedere le prove speciali al Col de Turini”, Jean-Michel Matas ha provato ogni genere di emozione durante la sua lunga carriera all’ACM. “Mi vorrei fermare, comincio a essere stanco, ma ho sempre la stessa passione. La fiamma non si è mai spenta”.

Quest’anno, con la nuova regolamentazione delle auto ibride potrebbero esserci problemi di elettricità

Jean-Michel Matas

Alle porte del suo 49° rally di Monte-Carlo, Jean-Michel Matas ci ha tenuto a spiegare le novità di quest’anno, nulla di complicato per chi ha gestito circa 850 commissari durante il Gran Premio di Formula 1. “Quest’anno, con la nuova regolamentazione delle auto ibride potrebbero esserci problemi di elettricità. Abbiamo quindi dovuto insistere sulla formazione, con l’appoggio dei pompieri di Monaco, ben preparati in materia”.

Come ogni anno, i commissari che si assicureranno della sicurezza sulle strade di Monte-Carlo hanno partecipato a un corso di aggiornamento così da rivedere le loro nozioni. “È utile per ritrovare alcuni automatismi”. Ma anche per legare un po’ di più tra di loro. “Siamo davvero come un unico corpo. Per questo ci chiamano così. Tutti questi volontari danno davvero il meglio in ogni corsa. Dobbiamo essergli grati”. Proprio così, soprattutto a Jean-Michel Matas.

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