Il Principato di Monaco ha stabilito che le attività dei conducenti di Uber sono irregolari e vuole far rispettare il divieto esistente. La società americana continua ad operare nonostante il divieto.
Di fronte all’aumento del numero di veicoli di tipo “Uber” sul territorio monegasco, e questo senza alcuna autorizzazione ad operare, il Governo del Principato di Monaco ha deciso di adottare un provvedimento normativo specifico per questa attività al fine di confermare formalmente il divieto di questo tipo di servizio sul territorio nazionale.
Così, Jean Castellini, Consigliere del Governo – Ministro delle Finanze e dell’Economia, ha dichiarato che il Sovrano Ordine n°1.720 del 4 luglio 2008 sulla regolamentazione dei taxi, dei veicoli di consegna, dei veicoli di servizio urbano e dei motocicli su richiesta, è stato rafforzato su questo punto specificando:
“Qualsiasi piattaforma straniera per l’incontro di autisti professionisti e i privati cittadini è severamente vietata sul territorio del Principato. Solo una tolleranza può essere accettata quando un cliente viene lasciato nel Principato quando arriva di fuori del Principato.”
[#UBER]
Face à l’augmentation de « UBER » à Monaco, et ce sans aucune autorisation d’exercer, ni vignette prévue, le @GvtMonaco a décidé de prendre une mesure réglementaire:
-confirmer formellement l’interdiction de ce type de service sur le territoire.➡️https://t.co/pcPwPnV7iF pic.twitter.com/TU9aJH7ZMc— Gouvernement Monaco (@GvtMonaco) March 11, 2020
Di conseguenza, il Governo del Principato di Monaco desidera attirare l’attenzione degli utenti di questo tipo di piattaforma sull’attività fraudolenta di questi autisti nel Principato.
Infine, il Governo non mancherà di contattare nuovamente i rappresentanti della società Uber affinché possano ancora una volta far conoscere ai loro autisti “le norme in vigore nel Principato”.