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AMADE, un’associazione attiva in un periodo di crisi

principessa di Hannover
Principessa Carlona di Hannover / AMADE

Fondata più di 50 anni fa da Grace Kelly, l’Associazione Mondiale degli Amici dei Bambini (AMADE Mondiale) assiste ogni anno più di 40.000 bambini tra i più vulnerabili nel mondo. In piena crisi sanitaria ed economica legata al Covid-19, AMADE, oggi presieduta dalla S.A.R Principessa Caroline di Hannover, sta raddoppiando i suoi sforzi per dare una mano ai giovani bisognosi.

In situazioni di emergenza, l’Associazione Mondiale degli Amici dei Bambini (in francese: l’Association Mondiale des Amis de l’Enfance) è sempre presente. Impegnata durante l’anno in diversi programmi a lungo termine (Dignity for Women, Energy of Hope, Capoeira for Peace e Unaccompanied Migrants – MNA), AMADE si adatta alle crisi in collaborazione con i suoi partner e donatori locali, al fine di aiutare i bambini vulnerabili e i rifugiati. Dopo aver affrontato le crisi nelle Filippine (tifone), e in Nepal (terremoto), AMADE si è impegnata da alcune settimane nella lotta contro il Covid-19.

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“Ci siamo mobilitati a favore del continente africano”

Ci siamo mobilitati a favore del continente africano, riguardo i problemi sanitari”, racconta Jérôme Froissart, segretario generale dell’Associazione Mondiale degli Amici dei Bambini. “Abbiamo lanciato un appello urgente per mobilitare i fondi, che attualmente sono destinati a due associazioni partner. La prima, ALIMA, un operatore sanitario in Africa occidentale con il quale abbiamo già un progetto per la prevenzione della mortalità infantile in Niger” spiega. “Da parte loro, intervengono in questa operazione di emergenza in appoggio agli ospedali di riferimento in Senegal, Burkina-Faso e nella Repubblica Democratica del Congo. Abbiamo stanziato 20.000 euro per ALIMA permettendo l’acquisto di 20 concentratori di ossigeno per un ospedale di Ouagadougou in Burkina-Faso”.

AMADE Monadiale Princesse de Hanovre

AMADE Mondiale

Piattaforme educative digitali come strumento

“Dobbiamo adattarci alla situazione in Africa. Anche se si sono registrati pochi casi, c’è comunque un’evoluzione, e quindi siamo attenti a rispondere al meglio alle esigenze che troviamo sul campo. Abbiamo stanziato un aiuto di 20.000 euro al fine di istituire un laboratorio di analisi per rafforzare le strutture sanitarie locali”. Impegnata accanto al dott. Mukwege, Premio Nobel per la Pace, a capo di un centro di riferimento nella RDC mobilitato per prevenire la diffusione dell’epidemia, AMADE sta anche mettendo in atto degli strumenti per migliorare l’istruzione nel continente africano. “Stiamo lavorando per sostenere in Senegal e altri paesi dell’Africa occidentale piattaforme educative digitali come strumento e accesso all’istruzione nel continente africano, al fine di promuovere l’inclusione digitale per i bambini che non vanno più a scuola. Questo dovrebbe permettere loro di portare avanti l’istruzione grazie alla tecnologia del digitale”.

Combattere contro l’abbandono scolastico

AMADE è coinvolta in Africa così come in Francia. “La banca CFM Indosuez di Monaco ha risposto alla nostra chiamata di emergenza e ci siamo uniti ad un’operazione di collegamento di emergenza avviato da un certo numero di ONG e Fondazioni francesi” continua Jérôme Froissart. “Questo dovrebbe dare la possibilità ai giovani provenienti da contesti svantaggiati, che hanno perso il legame con la scuola durante la quarantena e che non hanno accesso al digitale, di aver accesso all’istruzione. Stanzieremo 42.000 euro per permettere a 169 giovani della regione PACA, a Nizza, Grasse, Tolone e Digne di essere dotati di un computer individuale e di avere una connessione internet, con un programma di tutoraggio in modo che tutti i giovani possano essere supervisionati da un adulto”.

Come sostenere l’associazione?