Covid-19: Due nuove misure restrittive nel Principato di Monaco
Visto l’incremento dei casi anche nel Principato, il Governo ha deciso di adottare due nuove misure più severe per limitare la circolazione del virus a Monaco.
Oltre all’obbligatorietà delle mascherine nei luoghi chiusi pubblici, indossare una mascherina è ora de rigueur nelle code, soprattutto fuori dai ristoranti e dalle sedi sportive. Inoltre, il Governo ha deciso di imporre il test PCR per i clienti degli hotel che provengono da zone extra-europee o da zone a rischio determinate dall’European Centre for Disease Prevention and Control.
Essi avranno due scelte: o fornire il risultato di un tampone PCR realizzato 72 ore prima dell’arrivo nel Principato o sottoporsi a un test sul posto, il che implicherà quattordici giorni di quarantena in attesa dell’esito. Il Ministro della salute e affari sociali Didier Gamerdinger ha consigliato ai monegaschi e ai residenti di non andare nelle zone a rischio.
Tre progetti di vaccino monitorati dal Principato
Secondo Libération, sono attualmente allo studio circa 200 progetti di vaccini in tutto il mondo. Il Principato ne segue da vicino diversi: quello guidato dall’OMS e dalla GAVI Vaccination Alliance, ma anche il progetto vaccinale americano sviluppato da Moderna. Nel quadro dell’accordo di assistenza sanitaria tra Monaco e la Francia, Didier Gamerdinger ha scritto al Ministro della Sanità, Olivier Veran, nell’ambito della Convenzione di assistenza sanitaria tra i due Paesi, chiedendo che Monaco sia preso in considerazione nel progetto del vaccino AstraZeneca sostenuto da Francia, Italia, Germania e Regno Unito.
120 casi positivi sono stati registrati a Monaco dall’inizio della pandemia. Il 30 luglio, c’era ancora un paziente ricoverato all’ospedale CHPG, sette persone sono prese in carico dal Centro che segue i pazienti a domicilio con sintomi lievi e 105 persone sono guarite. Il ministro ha sottolineato che i casi che sono stati registrati a Monaco dopo la fine della quarantena sono quasi tutti o portati da turisti o da persone residenti nel Principato che hanno viaggiato.