Secondo l’ultima ricerca condotta dal Centro scientifico di Monaco (il CSM), la fotosintesi gioca un ruolo fondamentale nella sopravvivenza delle barriere coralline. Il cambiamento climatico, però, sembra essere un problema.
Una peculiarità dei coralli da barriera è quella di vivere in simbiosi con delle piccole alghe fotosintetiche che si trovano nelle cellule stesse dei coralli. Queste alghe sono il loro elemento nutritivo principale, permettendogli di assumente dall’80 al 90% dei nutrienti grazie al loro processo di fotosintesi.
Senza le alghe, il livello di stress del corallo aumenta
A causa delle ondate di calore marine, i coralli subiscono un processo chiamato sbiancamento. Questo si verifica quando l’animale espelle le alghe che vivono all’interno dei suoi tessuti. Gli scienziati, inoltre, hanno notato che senza quest’alga i livelli di stress del corallo aumentano. “Dopo aver espulso l’alga, i coralli si cibano esclusivamente catturando zooplancton. Abbiamo anche scoperto che questo zooplancton aiuta a mantenere le alghe che restano all’interno del corallo”, spiega il centro scientifico di Monaco.
La ricerca ha studiato gli effetti dello zooplancton sullo sbiancamento dei coralli. I risultati evidenziano che “catturare lo zooplancton è fondamentale per permettere ai coralli di sopravvivere al cambiamento climatico”. Gli esemplari che si cibano di zooplancton sono meno soggetti allo sbiancamento, il che vuol dire che la loro fotosintesi è più forte dei coralli che non se ne cibano. Gli scienziati hanno inoltre dichiarato, che lo zooplancton aiuta a rafforzare la fotosintesi anche alle temperature più elevate.