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Aeroporto di Nizza: il traffico del 2019 non tornerà prima del 2024

Franck Goldnadel
Frédéric Goldnadel / Aeroporto di Nizza

L’aeroporto di Nizza è stato colpito in pieno dalla crisi sanitaria legata al coronavirus, sia per il drastico calo del traffico aereo, legato alla scarsità di affluenza, che per le misure sanitarie in vigore per contenere la diffusione del virus. Abbiamo intervistato Franck Goldnadel, direttore dell’aeroporto nizzardo, entrato in servizio a settembre proprio nel cuore della tempesta.

Qual è attualmente lo stato del traffico aereo dell’aeroporto di Nizza?

Il traffico al momento è lo stesso che abbiamo avuto durante il primo lockdown. Abbiamo di fatto vissuto un primo lockdown tra metà marzo e maggio, con una decina di voli al giorno. Quest’estate, con la riapertura, il traffico è ripartito ma senza i numeri abituali, anzi con un calo del 40 o 50%. In seguito, con l’annuncio del secondo lockdown l’impatto è stato più moderato la prima settimana, il tempo che i viaggiatori ripartissero dopo le vacanze di ottobre. Adesso, stiamo affrontando le settimane più complicate. Solitamente è un periodo già abbastanza tranquillo, ma al momento sono attivi solo una decina di voli al giorno. Chiaramente, prestiamo molta attenzione a ciò che succederà. Aspettiamo con ansia le decisioni del governo francese la settimana prossima.

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Il traffico dei jet privati ha subito un calo inferiore rispetto al traffico commerciale

L’aeroporto di Nizza è il primo a sperimentare i test antigenici…

Grazie alla Métropole Nice Côte d’Azur e al Ministero dei Trasporti, abbiamo potuto implementare dei test antigenici effettuati alla partenza dall’aeroporto: è una sperimentazione, quindi è su base volontaria e non c’è nulla di obbligatorio. Pensiamo che possa essere davvero utile, perché fare il test in partenza può evitarti di fare la fila per un altro test all’arrivo. Speriamo che questi tamponi rapidi diventino una norma in Europa per rassicurare i passeggeri e lottare contro il virus, in modo da aiutare la ripresa del traffico. Sarà necessaria una certa coerenza tra tutti i paesi europei, come oggi succede già con l’Italia, per esempio.

Anche il traffico dei jet privati ha subito gli effetti della crisi sanitaria?

Il traffico business è un’attività molto importante per l’aeroporto di Nizza, rappresenta tra il 30 e il 40% del traffico totale. Certo, ha subito le restrizioni della pandemia, come la chiusura delle frontiere, ma per i viaggi d’affari in Europa oggi è più facile viaggiare con un volo privato piuttosto che sulle rotte commerciali, che sono meno garantite. Quindi sì, anche il traffico di jet privati ha subito un calo, ma meno forte rispetto a quello dei voli commerciali.

Un calo dell’affluenza previsto tra il 65 e il 70%

Come sarà il bilancio del 2020?

L’anno non è ancora finito ma prevediamo un calo dell’affluenza tra il 65 e il 70%, paragonato ai quindici milioni di passeggeri che abbiamo avuto nel 2019. Questo ha sicuramente delle conseguenze per l’intero territorio… Non ci sono più viaggi d’affari e congressi, attività che hanno un forte impatto sui trasporti. Abbiamo infatti deciso di chiudere il Terminal 1 per concentrare il traffico sul Terminal 2.

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Come vede il futuro?

Dobbiamo guardare al 2021 e farci trovare pronti quando inizierà la ripresa. I vaccini sono sempre di più e conosciamo meglio la malattia, sappiamo che il 2021 dovrà essere l’inizio dell’uscita dal tunnel. Sono tutti elementi solidi, ma al momento non ci resta che aspettare di sapere quando ci sentiremo abbastanza sicuri perché la vita all’aeroporto di Nizza possa ricominciare davvero. Il nostro aeroporto e il suo territorio continuano ad avere dei punti forti, che restano allettanti. Ma secondo le stime fatte, e con un certo consenso in merito nel mondo dell’aviazione, si dovrà attendere fino al 2024 perché il traffico torni ai livelli del 2019. Non è una crisi che ci scorderemo nel giro di pochi mesi, ce la porteremo per diversi anni. Con la città di Nizza e il Principato di Monaco, ci teniamo al corrente sulla programmazione di eventi così da farci trovare pronti. Spero davvero che la ripresa sia più rapida possibile per tutto il territorio.

Il Terminal 2 dell’Aeroporto di Nizza Costa Azzurra

Traduzione a cura di Valentina Alia