Analisi

Covid-19: gli hotel del Principato si adattano per prepararsi alla ripresa

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Métropole Hotel

Nonostante la chiusura di molti servizi imposta dalla Francia per lottare contro il Covid-19 abbia risparmiato gli hotel, moltissime strutture ricettive della Costa Azzurra hanno comunque deciso di chiudere. Una situazione catastrofica e senza precedenti per questo particolare settore. Ma per fortuna, chi ha la schiena più forte ne approfitta per rivedere la strategia e anticipare la ripresa.

L’Hôtel Metropole di Monte-Carlo chiuderà i battenti ta qualche giorno, ma questa volta la pandemia non c’entra. La struttura aveva già da tempo programmato dei lavori di ristrutturazione che inizieranno il 30 novembre. Tuttavia, come dice il direttore generale Serge Ethuin, “la situazione ci ha spinti ad anticipare”.

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Il Negresco a Nizza, il Martinez di Cannes e il Grand-Hôtel di Saint-Jean… chiudono!

La situazione che l’industria alberghiera sta vivendo ormai da diversi mesi non è cambiata. A causa della crisi sanitaria, il bilancio del 2020 è senza dubbio meno soddisfacente. “È un anno senza precedenti… Ho aperto diversi hotel, ma non mi era mai capitato di chiuderli… Lavoro da 37 anni, di cui 25 trascorsi nel settore alberghiero, e non avevo mai visto niente del genere”. Un lockdown di tre mesi, seguito da un’estate segnata dall’assenza della clientela internazionale e ancora da un autunno con nuove restrizioni sia in Francia che a Monaco…

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Secondo l’UMIH, il principale sindacato francese del settore alberghiero, a novembre uno stabilimento su dieci dovrà chiudere. È, per esempio, il caso del Negresco a Nizza, del Martinez a Cannes, o ancora del Grand-Hôtel à Saint-Jean-Cap Ferrat. Un vero e proprio incubo per gli hotel di lusso della Costa Azzurra, vittime soprattutto della cancellazione di congressi, seminari e altri eventi professionali che normalmente sostentano la regione durante la bassa stagione.

È impossibile offrire un’esperienza unica

Decidere di chiudere i battenti non è una scelta facile. Tuttavia, secondo Serge Ethuin, direttore del Métropole di Monte-Carlo dal 2015, spesso è necessaria: “È una decisione economica ma anche di esperienza. Se non è possibile offrire emozioni uniche alla clientela, non c’è ragione di aprire”.

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Tra il calo del turismo, l’assenza di visitatori al di fuori dell’Europa e le restrizioni imposte per garantire il rispetto delle misure sanitarie, è dura trovare delle ragioni per aprire in questo periodo. E non finisce qui, a questo si aggiunge anche l’incertezza per il futuro: “Non abbiamo una procedura, nessuna esperienza, proseguiamo a tentoni e navighiamo a vista. Di solito facciamo delle previsioni, ma non è possibile. Comunque sia, è in questi momenti che ci rendiamo conto di poter contare sulla resilienza del nostro staff”, afferma Serge Ethuin.

Nessun licenziamento all’Hotel Métropole

I 213 collaboratori del Métropole di Monte-Carlo dovranno continuare ad adattarsi, visto che l’albergo di lusso chiuderà a breve per la prima fase dei lavori, che dovrebbe terminare a metà aprile. L’hotel riaprirà, quindi, in primavera per chiudere nuovamente il 30 settembre 2021 e completare il progetto di ristrutturazione che si concluderà il 31 marzo 2022. È prevista la ristrutturazione delle cucine, delle camere, delle suite e del ristorante, oltre che un ampliamento del bar e una sala banchetti… Serge Ethuin, però, ci tiene a rassicurare che: “Durante questi periodi di chiusura, al Métropole non ci sarà alcun licenziamento per motivi economici e manterremo tutti i nostri contratti a tempo indeterminato. Perdere dei talenti che abbiamo impiegato anni ad assumere e formare è fuori discussione”.

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Lo staff del Métropole sarà quindi pronto in primavera per accogliere i visitatori, anche se, ad oggi, è ancora difficile poter fare delle previsioni per il 2021. “Occorrerà attendere febbraio o marzo per capire come si prospetta la stagione a Monaco… Se il torneo di tennis si farà, o il Gran Premio, se gli eventi saranno aperti al pubblico, se ci sarà un vaccino che permetterà alle persone di viaggiare in sicurezza, a quel punto potremo sperare in una bella stagione”. Serge Ethuin non si lascia perdere d’animo, con un tono combattivo e ottimista. Infine, con un sorriso, afferma: “Ci adattiamo! Sapersi adattare al meglio è una caratteristica del settore alberghiero”.

Traduzione a cura di Valentina Alia