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Covid-19: facciamo il punto della situazione nel Principato

Interview du docteur Christophe Robino
Conseil National de Monaco

Dopo le diverse indiscrezioni su un possibile nuovo lockdown, il Governo del principato ha subito smentito. In questo momento di crisi sanitaria, tutti gli sforzi sono volti ad assicurare la sicurezza di monegaschi e residenti.

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Il 29 ottobre, il Governo ha annunciato una serie di misure di sicurezza con l’obiettivo di far fronte alla crisi sanitaria senza penalizzare le attività economiche. Questa decisione, di mantenere il giusto equilibrio, è stata apprezzata da Nicolas Matile Narmino, presidente dell’Unione dei commercianti e degli artigiani di Monaco. Sul profilo Facebook dell’organizzazione, lo scongiurato lockdown ha ricevuto l’assenso dei commercianti, spaventati da un picco della pandemia non solo per la salute ma anche per il risvolto economico. Malgrado ciò, sembrerebbe che nel che nel Principato le misure di protezione non vengano rispettate come dovrebbero, facendo partire dei controlli più sistematici da parte della Sicurezza pubblica.

Il Principato non si fa trovare impreparato

Il 5 novembre, sono stati registrati 18 nuovi casi positivi al Covid-19, facendo salire il bilancio sanitario a 430 contagiati dall’inizio della pandemia. Il governo monegasco si dichiara pronto ad affrontare una seconda ondata, con la possibilità di attivare 21 posti in rianimazione per i malati Covid. Inoltre, si sono registrate 25 guarigioni, portando il totale a 318. Secondo il Dottor Christophe Robino, presidente della commissione degli affari sociali, bisognerà anche adottare una nuova strategia di diagnosi e farlo il più in fretta possibile: “I test antigenici, tramite prelievo naso-oro-faringeo e presto con un semplice campione di saliva, sono la soluzione ideale perché non necessitano di pesanti macchinari, permettendo di effettuare i test su larga scala e con risultati in meno di 30 minuti”.