Analisi

Covid-19: ecco come Monaco ha gestito il picco della seconda ondata

Centre-suivi-covid-19
Gouvernement princier

Anche se per la seconda ondata di coronavirus il Principato non ha optato per un altro lockdown, ha comunque attivato diversi misure per la sicurezza dei monegaschi e dei residenti. Tra queste, un centro Covid-19 per l’assistenza dei positivi in isolamento domiciliare.

Sono 556 i guariti, su 609 positivi dall’inizio della crisi sanitaria. Tutti i giorni, nell’auditorium di Monaco, medici, infermieri e volontari della Croce Rossa monegasca uniscono le loro forze per aiutare chi di forze non ne ha più. L’obiettivo di questo centro è di decongestionare il Centro Ospedaliero Principessa Grace e alleggerire la pressione sui medici di base da parte dei pazienti affetti da forme più leggere della malattia o addirittura asintomatici.

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Dal 23 marzo, il centro Covid-19 per l’assistenza domiciliare ha seguito 735 persone.

Ludmilla Raconnat le Goff

Un aiuto durante tutta la pandemia

Intervistata da Monaco Info, Ludmilla Raconnat le Goff, segretaria generale del dipartimento degli affari sociali e della sanità afferma: “Il centro è stato messo in standby all’inizio di maggio, poi da settembre abbiamo rinforzato in personale”. Ciononostante, non ha mai smesso di esercitare, con un medico reperibile durante tutta l’estate. Anche se, lunedì sera le persone seguite sono state solo 19, contro le 125 di quindici giorni fa, il centro è sempre in funzione presso l’auditorium e forma una rete con altri organi medici del Principato per tenere sotto controllo i contagi.