Pubblicità »
Notizia

L’augurio ottimista del Principe Alberto II e della Principessa Charlène per il 2021

prince-albert-voeux-2021
Palais princier de Monaco

Dopo un anno difficile, segnato dalla crisi sanitaria ed economica legata alla Covid-19, la coppia principesca ha espresso il suo augurio di speranza ai monegaschi e ai residenti. Per il secondo anno consecutivo, al fianco del Sovrano non è mancata la Principessa Charlène.

Il 2020 è finito, ma nonostante ciò rimarrà con noi per sempre. Giovedì 31 dicembre, in occasione del tradizionale discorso di fine anno, il Principe Alberto II ha affermato che il 2020 “resterà nella nostra memoria, segnato dall’incertezza, dalla paura, dal dolore”. Ricordando anche la crisi che ha colpito gran parte dei settori e che ci accompagnerà “per diversi anni”, il Sovrano ci ha tenuto a sottolineare le lezioni che abbiamo appreso da questa epidemia “che ha stravolto le nostre abitudini e le nostre certezze”.

Pubblicità

Il Principe è certo che questa crisi “abbia messo in moto la nostra intelligenza facendoci riflettere su tutti gli aspetti della nostra esistenza”. Inoltre, il Sovrano auspica all’unione: “È essenziale che tutti i paesi si impegnino a guardare al futuro con un approccio innovativo per superare sfide senza precedenti”.

Vi assicuro che, non appena saremo fuori da questa crisi sanitaria, mi impegnerò senza sosta per portare il Principato verso un orizzonte sempre più stabile, più florido e più equo.

Principe Alberto II

Il modello economico e sociale monegasco resiste

Il Sovrano ha toccato diversi argomenti: l’importanza del digitale, l’efficienza energetica, l’inclusione e la creatività. Ha inoltre rivolto un pensiero alle “popolazioni la cui sofferenza è aggravata dai conflitti, dalle crisi umanitarie o ancora dalle catastrofi naturali”.

Infine, ha espresso la sua gratitudine “alle donne e agli uomini che si sono presi le loro responsabilità nei loro rispettivi settori, per sostenere l’economia e proteggere la popolazione”. Ed è questo impegno collettivo che lascia presagire una “società più benevola” per il 2021.