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Gildo Pastor e l’amore di una vita per le corse automobilistiche

Gildo Pastor
DR

Appassionato di corse automobilistiche fin dalla tenera età, l’imprenditore monegasco Gildo Pastor, proprietario di Venturi, ha condiviso con noi alcuni aneddoti sulla sua passione di sempre: le automobili.

“Sei un bravissimo pilota, vai veloce, non hai fatto alcun errore, ma non hai classe, ti manca quel qualcosa in più”. Parole che gli sono risuonate in testa per lungo tempo. Quel giorno, nel bel mezzo delle immense pianure argentine, Gildo Pastor ha capito che non sarebbe mai diventato campione del mondo di Formula 1. Dopo un invito a passare il Natale in Argentina, con la famiglia della sua fidanzata dell’epoca, figlia di un pilota di F1 famoso negli anni ottanta, il giovane monegasco ha l’occasione di mettersi alla prova al volante di una Peugeot 505 turbo.

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Bisognava andare il più veloce possibile per passare davanti a un treno che tagliava la strada

“Voleva vedere di che pasta ero fatto”, sorride. Su una strada sconnessa, il pilota argentino apre le danze e mostra quella che doveva essere la prova del giorno. “Bisognava andare il più veloce possibile per passare davanti a un treno che tagliava la strada”. Come un acrobata incosciente, avido di adrenalina, Gildo Pastor si lancia nella sfida e preme l’acceleratore, fin quando il treno è talmente vicino che la situazione diventa pericolosa.

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Dopo pochi secondi, il ragazzo di appena diciotto anni è costretto a frenare bruscamente a qualche metro dal treno, lasciando il convoglio proseguire sul suo cammino. Quel giorno, una parte dei suoi sogni è andata in frantumi, ma un’altra frase pronunciata dal pilota argentino gli è rimasta impressa. “Mi ha detto: “quello che mi affascina è che sei bravo nella messa a punto. Gareggia, non cambiare niente, perché se sei bravo nella messa a punto, un giorno permetterai a un pilota di correre più veloce”. Una frase che ha fatto nascere una vocazione.

Sfrecciare sul ghiaccio a quasi 300 km/h

Grazie a diversi incontri, da Mika Häkkinen a Jyrki Järvilehto, Gildo Pastor porta avanti la sua carriera da pilota automobilistico, soprattutto nella Porsche Supercup. Ma la brama di record e competizione lo porterà ad affrontare una prima grande sfida: battere il record mondiale di velocità sul ghiaccio. “Con JJ Lehto [diminutivo di Jyrki Järvilehto], che in quel periodo era pilota Ferrari in Formula 1, abbiamo voluto provare una Bugatti”.

Abbiamo guidato sul ghiaccio vivo che si scioglieva sotto il sole

Direzione Modena. “Conoscevo bene il proprietario di Lamborghini in quel periodo, e lui ci ha presentato a Bugatti. La EB110 SS mi sembrava performante e ho chiesto se potevano prestarmela per battere il record mondiale di velocità sul ghiaccio”. Un mese dopo, Gildo Pastor prende il volo per la Finlandia, verso il mare ghiacciato di Oulu. “Abbiamo guidato sul ghiaccio vivo che si scioglieva sotto il sole”, ricorda l’imprenditore. “Michelin aveva detto che non ci saremmo riusciti. È stato un incubo, ma ce l’abbiamo fatta”.

Gildo Pastor e la famosa Bugatti EB110 con cui ha stabilito il record mondiale di velocità sul ghiaccio nel 1995.

Il 3 marzo 1995, con una velocità di punta di 296 km/h, i due ragazzi battono il record. “In seguito, siamo andati a esporre l’auto al salone di Ginevra”. È in questa occasione che un uomo passa davanti all’automobile, si ferma e comincia a chiacchierare con Gildo, lasciandogli il suo biglietto da visita. “Era Edouard Michelin”. Un incontro, l’ennesimo, che porterà l’imprenditore a intraprendere una nuova avventura.

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“Ho saputo che aveva delle azioni della Bugatti. Il marchio era fallito e mi sono chiesto se avessi dovuto rilevarlo”. La risposta è stata un sì. Dopo qualche anno alla guida della casa automobilistica francese e dopo un processo vinto contro la Volkswagen, Gildo Pastor osserva a debita distanza la delicata situazione di Venturi, che dichiara fallimento nel 1999. “Su trentacinque offerte, io ho fatto la più bassa. Ma sono stato l’unico a dire che avrei preso tutto per trasferirlo a Monaco”.

Venturi presto sulla luna?

Con un progetto 100% elettrico per il marchio e un’offerta leggermente in rialzo, il 12 luglio del 2000, il figlio del dentista monegasco Claude Pallanca diventa ufficialmente proprietario di Venturi. I primi telai sono sviluppati insieme al vecchio ingegnere di Ayrton Senna, Gérard Ducarouge. Seguono poi i primi modelli, che richiamano, per forza di cose, le auto Bugatti: “Era la nostra essenza”. Parallelamente al rilancio della casa automobilistica francese, ormai monegasca di adozione, vengono battuti anche i primi record, che diventano il marchio di fabbrica di Venturi.

Ho deciso di lanciare un’azienda coinvolgendo alcuni ragazzi della NASA

Record mondiale di velocità con un veicolo elettrico (549 km/h), record con un veicolo a idrogeno (487 km/h), record con una moto elettrica (408 km/h)… la casa automobilistica supera ogni limite, o quasi. È il momento per Venturi di sbarcare in Formula E, diventando una delle case automobilistiche pioniere della disciplina, impegnata già nel 2014 nei primi campionati del mondo. “Stavo molto male*, non parlavo, non mi muovevo, ma continuavo ad avere fede. Volevo che l’impresa riuscisse”.

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Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, Gildo Pastor sogna di guidare un giorno sulla luna. A marzo 2019, il fan di Charles Leclerc è partito alla volta di SpaceX, l’azienda americana aerospaziale fondata da Elon Musk. “Ho deciso di lanciare un’azienda coinvolgendo alcuni ragazzi della NASA che hanno costruito un Rover che è andato su Marte, per crearne uno che possa andare sulla luna. Anche se è molto più complicato, viste le temperature estreme”. Un sogno folle, che potrebbe concretizzarsi nei prossimi tre anni. “Elon Musk parla del 2024. Ma io faccio finta che sia il 2022. Facciamo del nostro meglio per raggiungere presto l’obiettivo”. All’età di 54 anni, Gildo Pastor, con la sua passione per i veicoli terresti, e presto lunari, non smette ancora di stupirci.

*Gildo Pastor è stato ricoverato per un lungo periodo nel 2014.