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L’AS Monaco chiude la stagione sul podio. Tutte le ragioni del suo successo

AS-Monaco
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Terza in Ligue 1 e finalista in Coppa di Francia, l’AS Monaco ha portato a casa una stagione incredibile che promette grandi cose.

Dopo il diciassettesimo posto nel 2018-2019 e il nono posto della scorsa stagione, la squadra della Rocca fa di nuovo ritorno in Europa League, dimostrando un’immensa resilienza. Il risultato di una stagione 2020-2021 ben riuscita sotto tutti i punti di vista.

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Petrov-Mitchell-Kovac: un trio vincente

Arrivato a luglio scorso sulle orme di Paul Mitchell, nuovo direttore sportivo dell’AS Monaco, Niko Kovac ha fin da subito messo in chiaro le sue ambizioni: tornare in Europa League a fine stagione. Successore di Robert Moreno, l’allenatore croato era esattamente il cambiamento che ci voleva secondo il Presidente Dmitri Rybolovlev, il vicepresidente Oleg Petrov e la direzione: un allenatore concentrato sul calcio di transizione, fondato sull’impegno, la lotta, l’aggressività e la concretezza.

Concetti condivisi da Paul Mitchell, che non ha esitato a reclutare i giocatori giusti per aiutare l’allenatore monegasco nella sua impresa. Dopo un inizio di campionato delicato e parecchi cambiamenti nella scelta dei giocatori e delle tattiche di gioco, l’ex tecnico del Bayern Monaco (2018-2019) ha trovato la giusta ricetta per ottenere i suoi obiettivi sconfiggendo molte squadre del campionato. E se Christophe Galtier non è stato un campione nonostante la vittoria del LOSC, Niko Kovac sarebbe stato sicuramente eletto miglior allenatore di Ligue 1 per la sua prima stagione sulle panchine monegasche.

Niko Kovac (AS Monaco)
© AS Monaco

Un calciomercato redditizio

Con 16 gol e 4 passaggi decisivi, Kevin Volland è stato la punta di diamante di un calciomercato intelligente, orchestrato l’estate scorsa da Oleg Petrov, Paul Mitchell e Niko Kovac, nella loro prima off season insieme. Elemento chiave della strategia di Kovac, il calciatore tedesco, presente sulla lista di Joachim Löw per l’Euro League, è sicuramente una delle belle rivelazioni di questa stagione.

Oltre ai tantissimi gol e alla sua evidente intesa con Wissam Ben Yedder, Volland incarna alla perfezione i valori del coach. Lavoratore instancabile, capace di andare a difendere in area per poi passare a marcare nell’azione seguente, l’ex giocatore del Bayer Leverkusen ha subito fatto parlare di sé in Ligue 1. Lo stesso vale per Caio Henrique, arrivato dal Brasile in sordina dopo un passaggio all’Atlético Madrid, che si è imposto come titolare indiscusso.

© AS Monaco

Una seconda parte di stagione incredibile

Quarti dopo la pausa, i monegaschi si sono lanciati in una rimonta spettacolare nella seconda parte della stagione, arrivando persino a battersi per la corsa al titolo fino all’ultima giornata. Con sette vittorie di fila in Ligue 1 dall’inizio del 2021 (51 punti e 21 partite), questa stagione l’AS Monaco è stata la prima squadra, dal Reims nel 1949, a realizzare una performance simile. Guidata dal secondo duo più importante della Ligue 1, Wissam Ben Yedder (20 gol) e Kevin Volland (16 gol), la squadra della Rocca ha potuto contare anche su una difesa di ferro. Per dirla in parole povere, in questi ultimi mesi. l’AS Monaco si è rivelata la squadra più performante del campionato (51 punti dalla G18 alla G38 contro 47 punti per Parigi e Lille).

>> LEGGI ANCHE: AS Monaco: il duo vincente Ben Yedder-Volland

Con 15 clean sheets questa stagione (terzo miglior risultato della Ligue 1), il Monaco è riuscito nell’impresa di non incassare neanche un gol durante nove incontri consecutivi in tutti i campionati. Il risultato di una tattica metodica elaborata da Niko Kovac, con una difesa ibrida, composta da due laterali particolarmente aggressivi e tre difensori. Senza dimenticare l’ascesa di Guillermo Maripan, che con il suo ritorno da titolare nel corso della stagione ha stabilizzato la difesa a fianco di giovani leve come Benoît Badiashile e Axel Disasi.

© AS Monaco

Il trionfo della giovinezza

Con un’età media di 24,7 anni, questa stagione, i giocatori monegaschi erano al terzo posto per giovinezza in Ligue 1, dietro l’OGC Nice e lo Stade Reims. Quest’anno, infatti, ben 15 giocatori di 22 anni o meno rientravano nello schema di gioco della squadra della Rocca. E chi avrebbe mai potuto prevedere la crescita sfolgorante di Aurélien Tchouaméni, Youssouf Fofana e Sofiane Diop?

Eletto migliore promessa della Ligue 1, miglior recuperatore di pallone del campionato con 187 palloni rubati nel 2021, Aurélien Tchouaméni (21 anni) ha dato il meglio di sé, a fianco del suo compare Youssouf Fofana (22 anni), con cui ha formato il duo migliore del campionato. Una menzione va anche a Benoît Badiashile (20 anni), tra i giocatori più utilizzati da Niko Kovac questa stagione, e a Sofiane Diop (20 anni), l’altra rivelazione della stagione. Con sette gol segnati, il centrocampista si è fatto posto nella squadra a tal punto da non volerla più lasciare.

Aurélien-Tchouaméni-AS-Monaco
© AS Monaco

Un presidente sempre molto ambizioso

Dieci anni dopo il suo arrivo nella Rocca, Dmitri Rybolovlev ha dimostrato ancora una volta la sua dedizione nei confronti dell’AS Monaco. Dopo il titolo in Ligue 2, due semifinali e quarti di finale della Champions League, cinque stagioni di seguito sul podio, due volte in finale della Coupe de la Ligue e il titolo di Campioni di Francia, il presidente dell’ASM ha dato prova di pazienza nel ricostruire la squadra insieme a Oleg Petrov e ricreare un progetto per salire sul podio per la sesta volta. Un impegno che si legge nei risultati recenti e nel nuovo slogan della squadra RISE.RISK.REPEAT. Quest’anno, il successo del Monaco è anche merito suo.

Un nuovo slancio destinato a durare diversi anni, come ha precisato Oleg Petrov di recente: “La prossima stagione? L’obiettivo è salire sul podio. Combatteremo per arrivare sul gradino più alto. È chiarissimo, e il presidente è molto ambizioso”. Nel 2020, ha aperto i battenti “La Diagonale”, un nuovo centro per i giocatori che vogliono formarsi con l’AS Monaco. Inoltre, la squadra ha ricevuto le chiavi del Centro allenamenti di La Turbie, la cui costruzione è stata garantita dal presidente con un investimento totale di 55 milioni di euro.

Con il ritorno in Champions League (a condizione di passare la fase preliminare e i play-off ad agosto), la nuova AS Monaco non si ferma ed è pronta a ritrovare il suo posto in Francia e in Europa.

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