Il mercato coperto di Beausoleil, un luogo al contempo storico e moderno
Il mercato coperto di Beausoleil si è rifatto il look. Per l’occasione, siamo andati sul posto per scoprire questo piccolo villaggio pieno di colore.
Gli appassionati di architettura riconosceranno l’omaggio a Gustave Eiffel: struttura in acciaio, che arriva direttamente dal ventre della Tour Eiffel, e facciate in vetro. Un’accoppiata di tradizione e modernità che si estende a tutto il progetto, dall’edificio ai commercianti stessi.
“È la fine di un progetto, e l’inizio di un altro più grande”, ci ha confidato M. Curtet, incaricato al commercio del comune di Beausoleil. L’obiettivo? Ridare vita a tutto il quartiere e offrire alternative agli abitanti, partendo proprio dalla fine dei lavori di ristrutturazione del mercato coperto.
Un centro nevralgico
“È un faro, una vetrina”, così lo definisce M. Curtet. Il mercato coperto risplende nel quartiere a tutte le ore del giorno.
L’attività comincia alle cinque del mattino, con gli stand dei commercianti ambulanti che restano fino alle 13:00. Poi, nel pomeriggio, lo spazio si trasforma in una grande terrazza, dove i clienti possono ristorarsi e rinfrescarsi fino alle 21:00.
“Il posto è importante per la vita locale, i lavori di ristrutturazione sono stati effettuati in alcune parti, in modo da mantenere le attività nelle altre”, dichiara M. Michelis, responsabile del servizio patrimonio. Una sfida ben riuscita, visto che per tutta la durata dei lavori, il mercato ha chiuso i battenti solo un giorno.
Ospiti d’onore: i prodotti biologici
L’ultimo negozio ad aprire le porte è stato Naturalia, un supermercato in franchising di prodotti biologici, ripensato per adattarsi alla vita moderna. Con una superficie di 450 m2, è il Naturalia più grande del sud della Francia. A tal proposito, M. Curtet ci ha confidato di quanto questo sia “stato fondamentale nel progetto. Beausoleil diventerà il centro bio della regione”.
Che dire, invece, della concorrenza tra i prodotti biologici e gli stand di frutta e verdura? Praticamente non esiste: “alla fine, tutti ne traggono vantaggio”. Nonostante la pandemia e le restrizioni sanitarie, la clientela non manca: soprattutto gente del posto, ma anche qualche turista.
Un piccolo villaggio
Sotto gli imponenti archi d’acciaio è nato un melting-pot che funziona a meraviglia. Pescivendoli, macellai, salumieri, caffè parigini e locali con specialità del posto coesistono e si completano.
Lo spazio mette a disposizione dei tavoli comuni, in cui è possibile gustare un tipico piatto nizzardo, un cappuccino al Café Foufou e per finire assaggiare la frutta dei venditori ambulanti. Il tutto senza mai doversi spostare.
“C’è un bell’ambiente, è come un piccolo villaggio, tutti si conoscono, si aiutano a vicenda”, ci confessa un dipendente di Naturalia. In quel momento, entra un cameriere del Café Foufou, salutato con un gran sorriso. “Sono qui da sempre, andiamo tutti d’accordo”, rilancia la fioraia del mercato.
Unica nota negativa, la variazione dei prezzi. A fianco dei prodotti alimentari a buon mercato, un pranzo al Café Foufou può rivelarsi piuttosto costoso, con un conto che raggiunge in fretta i venti euro.