Romain Goiran: l’arte di sapersi rialzare
Viso noto del Principato, proveniente da una famiglia che vive a Monaco da oltre 200 anni, vicino a Louis Ducruet e giovane padre di famiglia, Romain Goiran ha già vissuto diverse vite. A 33 anni, il giovane appassionato di calcio e arti marziali è diventato un promoter di boxe.
Il telefono non l’ha mai lasciato tranquillo. Dopo un’ora di chiacchierata, le notifiche hanno inondato lo schermo. Nelle giornate sovraccariche di Romain Goiran, ogni minuto conta. Quindi, dopo sessanta minuti di confidenze a cuore aperto, l’unico rimedio è recuperare il tempo perso.
“Non fare niente? Non rientra tra le mie abitudini. Non ci riesco. Neanche in vacanza riesco a godermi il tempo libero”.
L’imprenditoria, uno stile di vita
Le giornate lavorative di 16 ore fanno parte del quotidiano dell’imprenditore di 33 anni fin dalla più giovane età. E non è stata certo la nascita del figlio a sconvolgergli le giornate: “È tutta una questione di organizzazione”, afferma.
I sacrifici sicuramente non mancano. Per essere il protagonista della propria storia, senza mai fare da spettatore di quella degli altri, Romain Goiran ha messo da parte la sua vita privata. Senza rimpianti. “Le grigliate tra amici, le partite di calcio, sono belle. A volte mi mancano. Ma il successo ha un prezzo”.
Ho iniziato a fare affari nel garage dei miei genitori. Compravo scooter e pezzi di ricambio e poi li rivendevo.
Nato a Monaco da una famiglia felice, frequenta la scuola Charles III fino a 15 anni, quando la sua vita, tra la passione per la boxe e il calcio, subisce il primo intoppo: “La scuola mi ha scoraggiato. Sono stato orientato verso il liceo tecnico alberghiero di Monaco. Ma non era fatto per me”.
Cadere per rialzarsi meglio
Il suo motto? Farcela da solo. “Ho iniziato a fare affari nel garage dei miei genitori. Compravo scooter e pezzi di ricambio e poi li rivendevo. Volevo i miei soldi. A me e ad alcuni amici, piaceva vendere e comprare”.
Appena uscito dal liceo, il ragazzo da poco maggiorenne inizia a fare diversi lavoretti. Fattorino, barman e infine guardiano del Casinò di Monte-Carlo. “Dovevo controllare chi era maggiorenne e chi no. Spesso mi chiedevano se lo fossi io, visto che avevo l’aspetto di un quattordicenne”.
Non avevo necessariamente l’occhio, ma sapevo scovare profili di giocatori interessanti.
Poco tempo dopo, il padre fonda una società di agenti sportivi e gli propone di seguirlo. “Facevo il segretario. Presto, però, sono arrivato a scoprire alcuni giocatori. Non avevo necessariamente l’occhio, ma sapevo scovare profili di giocatori interessanti”.
Dal calcio alla moda…
Parallelamente al lavoro da agente in erba, Romain Goiran continua a fare incontri interessanti. Uno di questi è Jean-Marie de Saint Ange, fondatore della maison di moda “Saint Ange”. Il giovane pieno di talento, trova una galleria chiusa a Monaco e così il brand si stabilisce nel Principato. Romain si occuperà di gestire il negozio, “fino a che un giorno non avevo più merce. Dovevo vendere abiti XL a ragazzi che vestivano S”, racconta il giovane imprenditore.
L’aneddoto scatena una risata, ma il giovane manager aveva un affitto da pagare, anche piuttosto elevato. Per fortuna, la sua attività da agente sportivo non l’abbandona. Poi, arriva il momento di Youdome, premiata dalla Jeune Chambre Économique nel 2015. L’idea è quella di un grande scanner, a forma di cupola, in grado di rilevare tutte le misure del corpo umano. Uno strumento che attira l’attenzione dell’AS Monaco e delle compagnie di danza di Monte-Carlo.
Un giorno, rientrando nei miei uffici, era tutto scomparso
“Tutti i giocatori dell’AS Monaco hanno utilizzato il macchinario”, ci racconta. “Avevamo appena vinto il premio come giovane impresa e avevamo firmato le nostre prime collaborazioni. Ma un giorno, rientrando nei miei uffici, era tutto scomparso”. Il suo socio dell’epoca, che non vuole più neanche nominare, l’ha tradito.
…per finire alla boxe!
Nonostante non gli sia rimasto più nulla, il monegasco non si lascia abbattere. Dopo una parentesi come supervisore presso la scuola di Révoires, il cofondatore di Youdome si rimette in affari lanciando Ambitious Monte-Carlo, un’agenzia specializzata nel management sportivo.
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È l’occasione giusta per ricontattare il suo primo maestro di boxe di quando aveva 8 anni. Un certo Jean-Marc Toesca, ex carabiniere del Principe e allenatore di boxe riconosciuto. “Abbiamo cominciato con Tiémoué Bakayoko. Suo fratello voleva che mi occupassi di lui. Per essere performante sul campo, un giocatore deve avere la testa apposto”.
Florentino Luis e Gelson Martins sono venuti ad allenarsi da noi diverse volte.
Tra boxe, yoga e qi gong, il giocatore francese ritrova la grinta e conquista il successo che tutti conosciamo. Così, i giocatori dell’AS Monaco cominciano a bussare alla porta dell’agenzia. L’emergenza sanitaria, però, costringe Ambitious Monte-Carlo a trovare una casa: un tendone in un campo da tennis di una residenza secondaria del padre di Romain, a Beausoleil.
Al servizio di Louis Ducruet
Sotto questo tendone, si trovano un ring di boxe, delle cinture e una maglia autografata da Florentino Luis. “Lui e Gelson Martins sono venuti diverse volte questa stagione”. La nuova sfida intrapresa da Romain Goiran è far parte della rinascita della boxe, affiancando il suo ruolo di consigliere privato per Louis Ducruet.
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“Collaboriamo da oltre un anno e mezzo”. Impegnato nel gestire gli interessi del figlio della Principessa Stéphanie di Monaco, Romain Goiran si appresta a vivere il suo primo evento nei panni di promoter, il suo nuovo ruolo.
Con “Chill Out On The Bay”, un evento di boxe organizzato su una spiaggia privata a Calvi, in Corsica, e inizialmente previsto a dicembre scorso sulle terrazze dello Yacht Club di Monaco, il promoter monegasco pone le fondamenta per costruire la sua nuova carriera. “Non so ancora dove mi porterà tutto questo”.