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Due chiacchiere con Jenk, l’artista delle caramelle giganti

Laurence Jenk
Camille Esteve

Laurence JENK, nota come Jenkell, è l’artista che si nasconde dietro le sculture di caramelle giganti esposte in tutto il mondo.

È nel suo studio di Vallauris che l’artista di arte contemporanea, Laurence Jenk, ci riceve. Quello che ci aspetta entrando sono sculture di caramelle di ogni dimensione e colore, realizzate dalla scultrice negli ultimi anni.

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Le sue caramelle giganti hanno già fatto la loro comparsa in diverse città della Costa Azzurra, tra cui Monaco. Come, per esempio, quella in marmo bianco di 950 chili esposta davanti il Monte-Carlo Bay! Amo Monaco”, confessa l’artista. “Sto bene qui, è un bel posto dove vivere. Sono contenta che [la mia opera] abbia trovato una casa così bella”.

Ai compleanni dei miei compagni di classe c’erano sempre le caramelle, mentre a casa mia non ce n’erano mai.

Una passione nata da una privazione

Da bambina, Laurence Jenk sognava di mangiare caramelle, come tutti i bambini d’altronde. Ma sua madre, preoccupata per la sua salute, si rifiutava di comprargliele. “Ai compleanni dei miei compagni di classe c’erano sempre le caramelle, mentre a casa mia non ce n’erano mai”, racconta Laurence Jenk.

Una privazione che a poco a poco si è trasformata in un’ossessione, per poi sfociare in un’opera d’arte. Senza alcuna formazione artistica, Laurence Jenk lascia il lavoro nel campo della comunicazione per iniziare a creare da autodidatta.

Ed è proprio prendendo spunto dalle caramelle delle sue figlie che Laurence, negli anni 2000, crea le sue prime opere. Inizia sciogliendo le caramelle nel forno. “Volevo vedere cosa succedeva sciogliendo una caramella nel forno e mi sono resa conto di quanto fosse interessante creare questa miscela di colori, di odori… Era vera e propria chimica! Creavo dei “Tableaux-Pièges” (letteralmente quadri-trappola) in cui imprigionavo delle caramelle fuse, colorate e carbonizzate. […] Poi li mettevo dentro delle scatole di plexiglas trasparente”.

Ma dopo diversi anni di creazioni, una domanda sorge spontanea: cosa fare di tutti gli scarti del plexiglas? Attenta all’ambiente e sempre guidata dalla sua creatività e dall’immaginazione, Laurence Jenk decide di recuperare gli scarti sciogliendoli nel forno. L’artista comincia così a sperimentare con questo materiale malleabile e, senza neanche rendersene conto, riproduce ancora una volta una caramella. È così che nascono le sue famose sculture.

Le mostre a Monaco

Da Parigi a Hong Kong, passando per New York, Dubai, Londra e Miami, le caramelle di Laurence Jenk – pezzi unici in plexiglas, bronzo, alluminio o anche vetro di Murano – viaggiano per tutto il mondo. Secondo lo speciale report ArtPrice 2020, l’artista è addirittura al 430° posto nella classifica dei 1.000 migliori artisti contemporanei internazionali venduti all’asta negli ultimi venti anni.

Insignita cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere nel 2019, e poi di nuovo l’8 settembre scroso, alla presenza di diversi membri del governo monegasco, Laurence Jenk è molto legata al Principato e ha anche contribuito con le sue opere d’arte in diverse occasioni.

Oltre alla scultura in marmo davanti al Monte-Carlo Bay, lo scorso luglio Laurence Jenk ha realizzato un’opera di 1,90 m per la Croce Rossa monegasca, in occasione del primo concerto estivo dell’associazione.

500 mini sculture realizzate con mascherine chirurgiche sono state offerte agli ospiti – © Croce Rossa Monegasca

Non ho ancora finito con le caramelle!

L’artista ha anche tenuto diverse mostre nel Principato, in particolare una alla galleria Espace 22 la scorsa primavera. Le caramelle piacciono e per il momento la scultrice non ha intenzione di passare ad altro. “Non ho ancora finito con le caramelle, sono passati quasi 20 anni e sono ancora nel vivo del progetto. Ho ancora tantissime variazioni da proporre, soprattutto sperimentando la tecnica della torsione. Sono ossessionata dalla forma della caramella… È una scultura che attira e coinvolge a prescindere dall’età. E poi, ci sono tante persone che non conoscono ancora il mio lavoro e penso che sia meraviglioso, perché significa che la storia non è ancora finita, anzi! Questo è solo l’inizio”, afferma Laurence.

Alla ricerca di un nuovo laboratorio, preferibilmente nel Principato, Laurence Jenk vorrebbe mettere raddoppiare la sua creatività e proporre nuove collaborazioni artistiche. L’artista ci lascia poi con un sorriso misterioso: “prima della fine dell’anno, Jenk sarà di nuovo a Monaco”.