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easyJet: perché Sir Stelios Haji-Ioannou si sta progressivamente ritirando

EasyJet Stelios Haji-Ioannoun
DR

Per la prima volta nella sua storia, nell’ultimo anno easyJet è andata in perdita.

Pandemia e viaggi non sono proprio il binomio perfetto, soprattutto per le compagnie aeree, inchiodate a terra per diversi mesi. La crisi non ha risparmiato neanche easyJet, fondata nel 1995 dal padre del residente monegasco Sir Stelios Haji-Ioannou. Tra la pandemia, la Brexit e alcuni accordi interni all’azienda, la famiglia Haji-Ioannou si sta progressivamente ritirando dalla società. Infatti, se nel 2019 possedeva il 33,7%, alla fine del mese di settembre 2021 ne possiede appena il 15%.

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Un crollo nell’offerta

In termini di affluenza, easyJet si posiziona al secondo posto delle compagnie low-cost, dopo Ryanair. Durante l’estate, easyJet ha avuto un crollo dell’offerta del 57% rispetto a prima dell’emergenza. La concorrenza, però, è dura. Ryanair è arrivata al 75% della sua offerta nel mese di agosto, mentre altre compagnie continuano a crescere: WizzAir (con l’85% dell’offerta durante l’estate) e Blue Air, che ha appeno inaugurato la tratta Nizza – Londra.

Inoltre, è la prima volta dalla sua fondazione che la società va in perdita, con un calo di un miliardo di euro nell’anno fiscale 2019-2020. Per avere un termine di paragone, la compagnia ha fatturato 7.400 milioni di euro per 400 milioni di utile netto nell’anno fiscale precedente.

Il risultato? 4.500 dipendenti sono stati licenziati e il suo valore in borsa si è dimezzato rispetto all’inizio della pandemia.

Un tentativo di riacquisto

Anche le sovvenzioni destinate alla ripresa post-Covid sono state un problema. Rispetto ad Air France-KLM, che ha ricevuto 10 miliardi di euro dalla Francia e dai Paesi Bassi, easyJet ha ricevuto 600 milioni dalla Gran Bretagna.

Il presidente della compagnia, Johan Lundgren, ha affrontato l’argomento in un’intervista rilasciata a Le Journal du Dimanche: “Gli incentivi concessi ad alcuni potrebbero distorcere la concorrenza. Non è giusto e non lo accettiamo. Siamo contrari alle sovvenzioni statali che falsano la concorrenza”.

Vista la posizione di svantaggio, il concorrente diretto di easyJet, Wizz Air, ha esaminato la tematica e ha fatto una proposta di acquisto. Proposta che è stata rifiutata. Quindi, da dove prendere i fondi necessari per rimettere in piedi l’azienda?

Raccolta fondi degli azionisti

easyJet conta sui suoi azionisti già esistenti per aumentare il capitale di 1,4 miliardi. Per invogliarli, il prezzo d’acquisto di una nuova azione è del 48% in meno rispetto al suo costo abituale.

Questi fondi dovranno servire a sviluppare una strategia per la ripresa economica post-Covid. L’obiettivo è acquisire delle fasce orarie per il decollo nei grandi aeroporti d’Europa, cosa che le grandi compagnie fanno già. Alla stregua di Air France-KLM che, tuttavia, beneficia dei biglietti in prevendita.

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