Medici, genitori e psicologi… Le opinioni dei monegaschi sulla mascherina obbligatoria nelle scuole
Motivo di dibattito, soprattutto nel Consiglio Nazionale, l’obbligo di mascherina nelle scuole è un argomento particolarmente sensibile. Nonostante, dopo la richiesta dei genitori, sia stato sospeso durante le ore di educazione fisica, è ancora valido in classe e durante la ricreazione. Questi due punti saranno presto argomento di discussione, specialmente ora che la Francia ha annunciato il ritorno della mascherina obbligatoria nelle scuole di 40 dipartimenti a partire dall’8 novembre.
“Mettiamo sulle spalle [dei bambini] tutta la responsabilità del Covid”. I genitori degli alunni e lettori di Monaco Tribune sono tutti della stessa idea: l’obbligo di mascherina per i più piccoli rappresenta un problema, soprattutto visto che gli adulti possono scegliere di non indossarla.
Una misura incoerente
Alcuni genitori sottolineano l’incoerenza di un tale obbligo: “Forse dovremmo sostituire i banchi con i tavoli dei ristoranti e dei bar. Così potranno levarsi la mascherina”, afferma un utente, non senza ironia.
Incoerenze a parte, c’è tanta paura per le conseguenze: “Come fa un bimbo della scuola materna a comprendere correttamente la sua/il suo insegnante che indossa la mascherina? Come farà a sviluppare il suo linguaggio globale, come per esempio le espressioni del viso, quei codici che trasmettiamo senza parlare?”, ha scritto una mamma su Facebook.
Un’altra madre ci ha inviato un’e-mail con le sue preoccupazioni: “Mio figlio ha veramente difficoltà a tenerla tutto il giorno e si fa rimproverare di continuo per come la indossa. Sarebbe bello se ognuno ritrovasse il suo posto. I bambini: la spensieratezza, la gioia di vivere e la condivisione e la creazione di legami sociali. Gli insegnanti: la gioia d’insegnare e il non dover fare i poliziotti tutto il giorno”.
Preoccupazioni condivise da un’insegnante di liceo che afferma “che è molto più difficile per gli studenti comunicare e concentrarsi”. A causa della mascherina, alcuni ragazzi non riescono a far sentire la propria voce, obbligando i professori a chiudere le finestre per ridurre i rumori ambientali. Non certo l’ideale, visto che “dovremmo far circolare l’aria nelle classi!”
I bambini hanno una capacità di adattamento superiore a quella degli adulti
Camilla Barbini – psicologa
Quali sono le conseguenze sull’apprendimento?
La questione dell’apprendimento, specialmente tra i più piccoli, preoccupa genitori e insegnanti. Le mascherine potrebbero avere delle conseguenze, oltre che sulla socializzazione, anche sul modo in cui i bambini imparano a esprimersi?
Secondo Camilla Barbini, psicologa a Beausoleil e specializzata nel trattamento del disturbo dell’ansia e della gestione delle emozioni nei bambini, la crisi sanitaria e la mascherina possono effettivamente scaturire una certa ansia in alcuni pazienti più piccoli. “Nascondendo una parte del viso, per esempio, nascondiamo alcune espressioni che potrebbero alterare la comunicazione”.
La specialista, però, non sembra essere allarmata: questo stato d’ansia non è per forza permanente. “I bambini hanno spesso una capacità di adattamento superiore a quella degli adulti, hanno tantissime risorse e non si impongono i paletti che invece hanno gli adulti”. E nel caso in cui l’ansia diventi persistente, soluzioni come la terapia EMDR possono aiutare.
Allo stesso modo, i bambini più piccoli, soprattutto quelli che stanno imparando a parlare, sono sicuramente condizionati dalla mascherina obbligatoria, ma anche in questo caso niente è perduto! Secondo Camilla Barbini, nuove strategie di apprendimento potrebbero consentire di compensare eventuali difficoltà.
La psicologa consiglia ai genitori di parlare spesso con i propri bambini dell’emergenza sanitaria e di supportarli in casa svolgendo attività ludiche.
Inoltre, raccomanda alle scuole di adattarsi, utilizzando mascherine trasparenti o lavorando in piccoli gruppi, in modo da poter levare la mascherina per un breve periodo e permettere ai bambini di apprendere in tutta sicurezza.
Le conseguenze legate alle mascherine non sono quelle che temono i genitori
Dottor Hervé Haas – pediatra al CHPG
La salute dei bambini è a rischio?
Altro argomento che preoccupa i genitori è quello legato alle conseguenze sulla salute dei loro figli. Tra mal di testa, infezioni e altre malattie polmonari, alcune famiglie temono l’uso della mascherina quanto il Covid stesso. Secondo il Dottor Hervé Haas, pediatra al CHPG, non c’è nulla di cui preoccuparsi, almeno sotto questo aspetto.
Secondo il medico, “le conseguenze dell’uso della mascherina non sono quelle che temono i genitori”. Sono piuttosto i problemi legati all’ansia o all’apprendimento, di cui abbiamo parlato poco prima, a preoccupare il personale sanitario.
Il Dottor Robino, membro del Consiglio nazionale, aggiunge inoltre che la recente vulnerabilità dei bambini alle malattie e alle infezioni non ha nulla a che vedere con la mascherina in sé, ma piuttosto con il lockdown: “molti bambini non hanno contratto i virus stagionali e questo ha causato un calo dell’immunità”.
Il medico ha inoltre ricordato qual è lo scopo delle mascherine, ovvero fermare l’emergenza sanitaria: “meno circola il virus, più saremo in grado di levare le mascherine senza correre rischi (…) Non dobbiamo dimenticare che il virus c’è ancora. Bisogna essere prudenti e, se vogliamo uscire dalla crisi, non dobbiamo correre”.
Un pensiero condiviso anche dal Governo del Principe. “Queste misure si sono dimostrate efficaci durante lo scorso anno scolastico: gli alunni hanno potuto frequentare in presenza e non è stata necessaria nessuna chiusura legata al Covid-19”, ha ricordato un membro dell’istruzione nazionale monegasca ad aprile scorso.
Il recente esempio del Regno Unito ha dimostrato che una sospensione prematura della mascherina nelle scuole potrebbe portare a diverse complicazioni. Alcuni istituti britannici parlano ora di reintrodurre l’obbligo, visto l’aumento repentino di assenze dovute ai contagi da Covid. Secondo la BBC, in soli quindici giorni dal rientro a scuola, sono stati 9.000 gli studenti che hanno contratto la malattia, facendo salire il numero totale di assenti per Covid a 209.000.
Qual è la soluzione? Secondo il Dottor Haas, la mascherina è efficacie contro il virus, ma solo nel caso in cui questo circoli con una certa intensità. Un buon compromesso, secondo lo specialista, sarebbe quello di sospendere l’uso della mascherina per i bambini minori di sei anni, visto che il rischio di contagio è più lieve.
Per i più grandi, dai sei agli undici anni, il pediatra invita alla prudenza, ma visto il basso tasso di trasmissione tra i bambini, consiglia delle misure più severe che consentano di levare la mascherina fino al primo liceo.
Le soluzioni ci sono e sono fattibili, ma non vengono adottate ed è un vero peccato
Quali sono le soluzioni alternative?
Per il personale medico, e anche per i genitori degli studenti, l’obiettivo non è necessariamente quello di levare le mascherine senza alcuna regola. Alcuni genitori propongono soluzioni alternative: “lo sapevate che esistono purificatori d’aria molto efficaci? Gli stessi che usano in tutti gli studi televisivi…”, afferma un utente.
“Le soluzioni ci sono e sono fattibili (allontanare i banchi, usare i purificatori d’aria, far areare le classi…) ma non vengono adottate ed è un vero peccato”, commenta una madre di famiglia.
Queste soluzioni alternative potrebbero placare le ansie dei genitori. L’Associazione dei genitori degli studenti di Monaco (APEM) ha già ricevuto diverse testimonianze di famiglie preoccupate. Il Presidente, la signora Gebel, ci ha raccontato che alcuni genitori gli hanno confidato “che sempre più bambini non sopportano la mascherina, la mettono sotto il naso e vengono puniti. Il risultato sono ore e ore di punizione”.
Secondo lei, la richiesta principale dei genitori è quella di permettere ai bambini di levare la mascherina durante la ricreazione: “per loro, sarebbe una breve pausa durante la giornata. Bisogna ricordare che alcuni bambini a volte restano a scuola dalle 8:00 alle 18:00! (…) I genitori sostengono che i bambini sono meno contagiosi e che il virus circola meno all’esterno, si chiedono quindi perché debbano indossarla!”
La sospensione dell’obbligo delle mascherine nelle scuole è possibile a condizione che si rispettino misure più severe
Dottor Robino – Nefrologo e membro del Consiglio nazionale
Su questo preciso punto, il Dottor Robino fa qualche osservazione: “Si pensa che il Covid sia meno grave nei bambini, ma abbiamo riscontrato complicazioni cardiache e malattie estremamente infiammatorie anche nei più piccoli [che avevano contratto il Covid]. Non bisogna in nessun caso sottovalutare il virus, soprattutto visto che i bambini al di sotto dei dodici anni non sono vaccinati”.
Per contro, sulla questione ricreazione, lo specialista sembra essere d’accordo. “All’esterno ci sono meno rischi, perché c’è un grande ricircolo d’aria. (…) La sospensione dell’obbligo delle mascherine nelle scuole è possibile a condizione che si rispettino misure più severe, come tamponi di classe settimanali”.
E mentre il Principato si appresta a studiare ancora una volta la questione dell’obbligo della mascherina, la Francia fa marcia indietro. Da lunedì 8 novembre, giorno di rientro dopo le vacanze di Tutti i santi, la mascherina sarà di nuovo obbligatoria nelle scuole primarie di 40 dipartimenti.
Nelle Alpi Marittime, la normativa resta invariata, visto che, secondo il sito covidtracker, il tasso d’incidenza è ancora al di sotto della soglia di allerta, fissata a 50 casi per 100.000 abitanti.