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Nicolas Chattahy: l’AS Monaco Basket nel sangue

Nicolas-Chattahy
DR

Recentemente nominato presidente della sezione dilettanti dell’AS Monaco Basket, al posto di Arnaud Giusti, Nicolas Chattahy si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Abbiamo fatto due chiacchiere con questo amante del basket innamorato del Roca Team già in tenera età.

Dalle tribune, un giovane adolescente ammira il campo con stupore. Davanti ai suoi occhi Michael Jordan, Larry Bird, Magic Johnson, Charles Barkley e Scottie Pippen. In vista delle preparazioni alle Olimpiadi di Barcellon, nel 1992 la squadra di basket americana, soprannominata “Drem Team”, si stabilisce nel Principato.

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Membro del club dall’età di 7 anni

Tutti gli appassionati di basket si precipitano per assistere all’allenamento della squadra, composta praticamente solo da star. Tra questi c’è un giovane giocatore dell’AS Monaco Basket. È proprio Nicolas Chattahy, membro del club dall’età di 7 anni.

“Sono arrivato a Monaco per sfuggire dalla guerra a Beirut”, confessa il nuovo presidente della sezione dilettanti dell’ASM Basket. “Anche mio padre era un giocatore, giocava nella nazionale siriana”. Ora sappiamo da dove arriva questa passione viscerale per l’iconica palla arancione.

Oggi abbiamo due “vetrine”. Il Roca Team, che è la locomotiva a cui siamo attaccati tutti, e le prime squadre dell’associazione dilettanti

Nicolas Chattahy

Fan indiscusso di Magic Johnson, “aveva una visione di gioco incredibile, un senso del passaggio innato e una mentalità esemplare”, ma anche di Chris Paul e Antoine Rigaudeau, il monegasco nato a Skopje, in Macedonia, si è chiaramente buttato subito sul ruolo di playmaker.

Dopo essersi formato passando per tutte le squadre giovanili dell’AS Monaco Basket, colui che si definisce “più un altruista che un solista” si pone alla guida della squadra monegasca in occasione dei Giochi dei Piccoli Stati d’Europa, nel 2001 a Saint-Martin e poi nel 2003 a Malta.

“Fin quando il mio corpo me lo consentirà, continuerò a giocare”, ha affermato il playmaker all’età di 43 anni, ora nella terza squadra senior. “È una passione viscerale, non posso fermarmi, a meno che il mio corpo non mi dica stop”.

Membro del consiglio dell’AS Monaco Basket da quattordici anni, “mio padre era dirigente, io volevo dare una mano al club”, Nicolas Chattahy ha quindi deciso di presentarsi per le elezioni del nuovo presidente.

Grandi progetti per l’AS Monaco Basket

Circondato da una “squadra giovane e motivata”, il padre di famiglia è stato eletto per portare a termine un progetto ambizioso: quello di rendere l’AS Monaco Basket una vera squadra in cui formarsi.

“Oggi abbiamo due “vetrine”. Il Roca Team, che è la locomotiva a cui siamo attaccati tutti, e le prime squadre dell’associazione dilettanti. Vogliamo far crescere i giocatori portandoli dalla categoria giovani all’Under-21 e, perché no, fino al Roca Team”.

Mi piace l’ambiente, il rapporto con i clienti e i ritmi di vita con orari variabili

Nicolas Chattahy

Fan numero uno del Roca Team, Nicolas Chattahy ci confida: “vado a vedere le partita ogni volta che posso, anche quest’anno, con gli incontri ogni tre giorni, anche se è stato più complicato assistere a tutti i match”. Nonostante ciò, l’amante del basket fatica ancora a realizzare quanta strada è stata fatta.

“Solo qualche anno fa eravamo cinquanta alle partite a fare il tifo per la prima squadra. Oggi, il palazzetto è stracolmo e giochiamo contro le migliori squadre d’Europa. Se ce l’avessero detto, non ci avremmo creduto”.

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Nonostante la sua agenda sia sempre più piena, tra famiglia, sport e l’AS Monaco Basket, Nicolas Chattahy non si lamenta, anzi.

Dipendente della Société des Bains de Mer di Monaco da diversi anni, di notte lavora al Casino de Monte-Carlo. Un’altra delle sue passioni oltre il basket: “mi piace l’ambiente, il rapporto con i clienti e i ritmi di vita con orari variabili”.

Di giorno o di notte, sul campo da basket o al casinò, Nicolas Chattay è inarrestabile. “Riconosco di essere incredibilmente fortunato”, ammette. E non è una fortuna indifferente quella di poter dedicare la vita alle sue più grandi passioni.