Marie Blanc: la donna dietro alcuni degli edifici più belli di Monaco
Dall’Hotel de Paris all’Opera, passando per i Jardins des Boulingrins, scopriamo insieme il lascito di Marie-Charlotte Blanc, nata Hensel.
Il nome “François Blanc” è sicuramente conosciuto nel Principato, ma non tutti hanno sentito parlare della moglie Marie. È proprio a questa donna, però, nata da un’umile famiglia tedesca, che oggi dobbiamo alcuni degli edifici più iconici di Monaco.
Dall’ex Café Divan, oggi Café de Paris, all’Hotel omonimo e alle sue cantine, Marie Blanc ha lasciato un’incredibile eredità, promuovendo e supervisionando con maestria l’arredamento di questi luoghi prestigiosi, in un’epoca in cui il suo essere donna sarebbe potuto essere un ostacolo.
141 anni dopo la sua morte, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, la Société des Bains de Mer ha deciso di rendere omaggio a questa designer visionaria. Per farlo, la SBM ha organizzato due conferenze, di cui una per gli impiegati del gruppo, per mettere in luce “colei senza la quale la Société des Bains de Mer non sarebbe dov’è oggi”.
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Da governante a imprenditrice
È il 1833, ed è nei pressi di Francoforte che la piccola Marie-Charlotte Hensel viene al mondo. Figlia di un umile calzolaio di Homburg, lascia la scuola a quindici anni. Nonostante nulla lasci presagire il suo brillante futuro, la sua perfetta padronanza del francese gli permette di lavorare al servizio di un certo François Blanc, uomo d’affari e titolare di licenze di gioco di Hamburg.
La giovane Marie, impiegata come governante per i due bambini della casa, Camille e Charles, conquista François Blanc per la sua scaltrezza e intelligenza. L’uomo d’affari gli consente di continuare gli studi per altri quattro anni in un collegio per ragazze. Nonostante i 27 anni di differenza, finirà per sposarla nel 1854, due anni dopo la morte della sua prima moglie.
Da questo matrimonio nascono tre bambini, Marie-Louise, Edmond e Marie-Félix. Ma non è l’unica cosa che nasce, nasce l’unione di due menti visionarie e creative: “François Blanc si occupava dei conti e Marie faceva tutto il resto. Era sempre lì con suo marito, per aggiungere un tocco d’eleganza, il tocco che dà qualità alla vita, il tocco dell’arte di vivere”, spiega Jean-Luc Biamonti, Amministratore delegato della SBM.
Diventata in un primo periodo proprietaria della “Société anonyme des fermes réunies du Kurhaus et des sources mineraux de Hombourg”, Marie Blanc scopre presto una passione per l’arredamento. Allestisce così i suoi saloni, specialmente a Parigi, dove si guadagna un’ottima reputazione.
Da bravo uomo d’affari, François Blanc individua una città con un enorme potenziale a quasi 1.000 chilometri dalla capitale: Monaco. All’epoca, il Principato, che aveva appena perso Mentone e i suoi agrumi, non era particolarmente invitante. Ma ad Homburg, la legge sul gioco sta per cambiare, così François, spinto da Marie, decide di trasferire l’attività a Monte-Carlo.
Se volete essere qualcuno, fatevi notare al Café de Madame Blanc e diventerete qualcuno
Le Figaro
La nascita della SBM
La scommessa apparentemente rischiosa, si rivela un vero successo. Nel marzo del 1863, i coniugi Blanc arrivano nel Principato per incontrare la Principessa Carolina e suo figlio, il Principe Carlo III. Per Marie, Monaco è amore a prima vista. Il 2 aprile dello stesso anno, François Blanc diventa Amministratore e Direttore Generale della Société des Bains de Mer e del Cercle des Etrangers. Secondo un’Ordinanza Sovrana, la società ottiene la concessione della licenza di gioco per 50 anni.
Il primo progetto della coppia Blanc è l’Hotel de Paris, i cui lavori di costruzione erano già cominciati ma ancora incompiuti. Marie spende non meno di 200.000 franchi per l’arredamento: legno d’ebano intarsiato con fili d’oro e lampadari veneziani decorano l’hotel, che ha anche un servizio di argenteria da 30.000 franchi. “Era incredibile! Il commissario di governo dell’epoca rimase stupefatto dicendo che per un hotel con dei viaggiatori di passaggio era un po’ rischioso mettere dell’argenteria”, racconta Charlotte Lubert, responsabile del patrimonio della SBM.
Poi è il turno delle cantine, che erano state dimenticate e che Marie Blanc finanzia con i suoi fondi personali. Nel 1868, un’altra istituzione vede la luce: il Café Divan, oggi conosciuto come Café de Paris. “Se volete essere qualcuno, fatevi notare al Café de Madame Blanc e diventerete qualcuno”, scriveva Le Figaro.
“Non era una semplice arredatrice, aveva anche i suoi saloni. Era una costruttrice e, soprattutto, era molto generosa e faceva tantissime donazioni”, racconta Charlotte Luret. Con il marito, Marie è ricordata soprattutto per aver finanziato la costruzione del collegio dei Gesuiti, oggi il liceo Albert Ier, e della Cattedrale di Monaco.
Dopo la morte di François nel 1877, Marie Blanc non si ferma. “Sognava da tempo di regalare a Monaco un teatro. Si rivolge allora a Charles Garnier, architetto in voga che aveva appena terminato l’Opera Garnier di Parigi. Marie gli mette a disposizione qualsiasi cifra, senza alcun genere di preventivo”, aggiunge Charlotte Luret. Così nasce l’Opera di Monte-Carlo e per l’inaugurazione Marie sceglie un’invitata di un certo prestigio: la famosissima attrice comica Sarah Bernhardt.
Deceduta nel 1881, Marie Blanc lascia un’eredità immensa. A oltre un secolo dalla sua morte, la SBM ha voluto raccontarci la sua storia straordinaria, quella di una donna creativa e ambiziosa che ha visto in Monaco il luogo ideale per esprimere il suo talento.