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Rolex Monte-Carlo Masters: tre figure indispensabili per la riuscita del torneo

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Thierry Pommier (a sinistra), Élodie Lhomer (al centro), Georges Fortunier (a destra)/© Monaco Tribune

Tre personalità da diversi anni ricoprono posizioni chiave nell’organizzazione del Rolex Monte-Carlo Masters: parliamo di Georges Fortunier, Élodie Lhomer e Thierry Pommier, che contribuiscono a modo loro al regolare svolgimento del torneo.

Georges Fortunier, responsabile della tribuna Italia

Se scorgete una figura alta vicino alla tribuna Italia, con occhiali da sole sul naso e walkie-talkie nell’orecchio, non potete sbagliarvi. È lui, Georges Fortunier, il responsabile della tribuna più grande del campo Ranieri III. Per il quattordicesimo anno consecutivo, questo tifoso dell’AS Saint-Etienne, città in cui è nato e di cui è innamorato, percorre i corridoi del Rolex Monte-Carlo Masters vigilando sulla sua area.

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Dobbiamo assicurarci che il pubblico venga accolto nel miglior modo possibile.

Georges Fortunier

“Dobbiamo assicurarci che il pubblico venga accolto nel miglior modo possibile” , dichiara colui che gestisce quasi venticinque persone, dai controllori dei biglietti alle hostess dell’accoglienza. “È importante, una volta effettuato il controllo mattutino della tribuna, assicurarsi che tutto proceda per il meglio con i controllori. Gestire l’afflusso di persone a ogni cambio campo non è per niente semplice”.

Stabilitosi a Mentone sin dal suo arrivo in Costa Azzurra, Georges Fortunier ha visto passare per la sua tribuna i personaggi più svariati. Oggi in pensione, l’amante dello sport non è ancora pronto a fermarsi. “Il torneo mi ha fatto innamorare del tennis!”

Élodie Lhomer, membro dello staff del negozio

Al termine di ogni partita sul campo centrale, bambini e genitori affollano lo store ufficiale del Rolex Monte-Carlo Masters. Ma niente paura, c’è Élodie Lhomer ad accoglierli.

Cosa si vende di più? I cappellini!

Elodie Lhomer

“Cosa si vende di più? I cappellini!” dice sorridendo. “Ma anche le magliette e i palloni gialli”. Parla delle palline da tennis delle dimensioni di un pallone da calcio, su cui i giovani fan raccolgono gli autografi dei giocatori alla fine degli allenamenti.

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Membro dello staff del negozio da quest’anno, negli anni passati Élodie Lhomer si occupava del controllo dei biglietti, sotto la supervisione di un certo…Georges Fortunier. “C’è un’atmosfera diversa ”, racconta la ragazza originaria di Lille che da sei anni vive a Mentone e che lavora anche come hostess alle partite del Roca Team. “Mi manca un po’ il campo, ma le persone del negozio sono fantastiche”.

Thierry Pommier, responsabile dei raccattapalle

Non sa neanche più quanti sono. Ventisei, se non sbaglio”, conta ad alta voce. “Sì, sono ventisei. Ho partecipato alla mia prima edizione nel 1996”. Insegnante di tennis al Tennis Club Nice Giordan, Thierry Pommier supervisiona i raccattapalle del torneo monegasco da quasi trent’anni. Un’occasione che ha colto un po’ per caso durante un incontro.

Quest’anno sono settantotto. È un bel gruppo, come in ogni edizione

Thierry Pommier

“Mentre eravamo in ascensore, Eric Seigle (oggi direttore del Monte-Carlo Country Club) mi ha chiesto se volevo far parte del team di raccattapalle. Gli ho risposto che ci avrei pensato. Mi ha detto di dargli la risposta al piano terra. Ho detto di sì”. Così, nel 1996 comincia l’avventura.  Da quel giorno Thierry Pommier non si è mai perso una sola edizione del torneo.

Promosso allenatore nel 2008, il tifoso di Roger Federer ha formato e guidato centinaia di giovani raccattapalle: ragazzi e ragazze dai 12 ai 16 anni, di ogni ceto sociale. “Quest’anno sono settantotto. È un bel gruppo, come in ogni edizione”. Alcuni di questi appassionati di tennis sarà presenti a bordo campo anche il prossimo maggio al Roland-Garros.