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Reportage

I migliori croupier d’Europa si sfidano al Casinò di Monte-Carlo

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Monte-Carlo SBM

Martedì 17 e mercoledì 18 maggio 40 croupier di tutta Europa si sfidano in un torneo.

Dietro l’apparente calma e tranquillità del Casino di Monte-Carlo, si cela tanto fermento! In una delle ultime sale dell’edificio, dietro una pesante porta in legno c’è una stanza incredibilmente animata. E a buon ragione, visto che è qui che si gioca l’European Dealer Championship: una prestigiosa competizione annuale che vede protagonisti i migliori croupier d’Europa.

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Il 17 e il 18 maggio 40 croupier di una ventina di paesi si sfidano a suon di roulette e black-jack per essere eletti miglior croupier dell’edizione.

Il mestiere è più complesso di quanto sembri. Non basta solo dare le carte e distribuire le fiche, la capacità di accoglienza e il calcolo mentale sono valutati da giudici esperti selezionati con cura. “Sapersi relazionare è estremamente importante”, spiega Pascal Camia, vicepresidente della European Casino Association (ECA). “Spiegare come funziona il gioco è semplice, ma sapere come comportarsi è più difficile. Bisogna avere tanta empatia, ricordarsi che i clienti giocano soldi e che a volte li perdono (…) C’è un vero lavoro psicologico e a volte è difficile per un croupier sapere quale posizione prendere. (…) Devono anche seguire un protocollo se si accorgono di una dipendenza dal gioco, in modo da guidare i clienti e far sì che giochino in modo responsabile”.

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Per Jaldung, presidente dell’ECA, Jaana Ruoramo, direttrice della competizione e Pascal Camia, vicepresidente dell’ECA – © Monte-Carlo SBM

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I punti forti di un croupier

Un buon croupier deve anche essere in grado di animare e trasformare il tavolo da gioco in un vero spettacolo. Ed è proprio questo il punto forte di Christopher Subtil Conceicao, un giovane croupier di trent’anni, residente monegasco di origini portoghesi, che rappresenta il Principato quest’anno. Alla fine della prima prova, ci racconta con entusiasmo di “aver creato l’atmosfera”. “L’accoglienza, il sorriso, l’atmosfera, mettere le persone a loro agio, lasciarle fare il loro gioco, è proprio questo il mio punto forte”, afferma il ragazzo.

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© Monte-Carlo SBM

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È con passione che Christopher svolge il suo mestiere da tre anni. Il suo gioco preferito? La roulette inglese. Almeno per ora, visto che è solo dopo nove anni di esperienza che un croupier può lavorare sui sei i giochi del casinò. Ma questa pallina che gira rappresenta anche la sua più grande sfida: “la roulette è il più complicato per me. Bisogna dare a ogni cliente, che ha il suo colore, un’attenzione particolare. Siamo a Monaco, il servizio viene prima di tutto”.

Ma non è certo questo a spegnere il suo entusiasmo: “Voglio vincere. Non so se ce la farò, ma voglio vincere!”

La sua collega Noémie Serra, invece, anche lei rappresentante del Principato, tiene i piedi per terra. A soli 26 anni e con quattro anni di esperienza, è una delle dieci donne in competizione. Per lei, quello che conta è trarre il massimo da questa esperienza unica: “ero molto nervosa all’inizio della giornata, ma ora l’atmosfera è molto rilassata, ci hanno messo a nostro agio e la pressione è scesa a poco a poco”.

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Monte-Carlo: il miglior campo di gioco

Valutata nella prima prova sul black-jack, al contrario del suo compagno di squadra, anche la giovane croupier spera di essersi distinta per il suo senso dell’accoglienza e il suo sorriso. Ma anche per l’abilità nel fare i conti a mente, basta solo che lo stress non prenda il sopravvento.

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© Monte-Carlo SBM

“Bisogna gestire lo stress e fare un passo alla volta. Ma voglio farcela e dare il massimo! Non c’è niente che non sappiamo fare, quindi non ci resta che farlo!”

Più complici che avversari, Christopher e Noémie sperano di sfruttare il vantaggio di giocare in casa. Vista la fama di Monte-Carlo nel mondo dei casinò, per gli altri partecipanti venuti da fuori l’esperienza si rivela altrettanto unica.

Daniel Rhodes è croupier al casinò Hippodrome di Londra. Nonostante i tredici anni di carriera nel mondo del gioco alle spalle, per lui questa prima volta a Monaco rappresenta un momento unico nel suo genere: “Per il mestiere che faccio, Monte-Carlo è uno dei posti migliori al mondo. Sono veramente orgoglioso di essere qui, davvero entusiasta”.

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Il casinò di Monte-Carlo è l’unico in Europa ad aver introdotto una formazione per diventare croupier. Potrebbe essere questo l’asso nella manica dei concorrenti monegaschi?