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Info pratiche

I libri migliori per imparare il monegasco

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Monaco Tribune

Scopriamo insieme una selezione di libri proposti dalla Médiathèque de Monaco, dove è appena terminato il concorso della lingua monegasca.

Lo sappiamo, il monegasco è prima di tutto una lingua orale. È solo negli anni ’20, infatti, che il Comitato Nazionale delle Tradizioni Monegasche e il poeta Louis Notari ebbero l’idea di codificare la lingua con una grammatica, un’ortografia e una coniugazione. Ma oltre ai dizionari e ai manuali di apprendimento tradizionali, come possiamo imparare il monegasco e scoprire le sue espressioni e intonazioni?

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Céline Sabine, conservatore aggiunto alla Médiathèque de Monaco, oggi ci propone qualche libro per imparare divertendosi.

VEDI ANCHE: VIDEO. Le basi della lingua monegasca in 3 minuti

1. A Legenda de Santa Devota

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  • A Legenda de Santa Devota: La Légende de Sainte Dévote, Louis Notari – Éditions du Rocher, 1927.

Tutto ha avuto inizio con questo libro. Nel 1927, Louis Notari ha deciso di scrivere un testo completamente in monegasco e così è nato A Legenda de Santa Devota: La Légende de Sainte Dévote. Un lungo poema, con una prefazione del Principe Alberto II e disponibile in francese. La versione bilingue è utile per verificare la traduzione in simultanea.

Ma secondo Céline Sabine, il vero punto di forza dell’opera è un altro: “Louis Notari si serve della celebrazione della santa Devota, santa patrona di Monaco e della famiglia Grimaldi, per evocare la storia, la vita quotidiana e le usanze della società tradizionale locale. È una miniera di informazioni. È a partire da questo libro che è stata stabilita la lingua monegasca. (…) Ci permette d’imparare tantissimo sulla società di una certa epoca vista dagli occhi di un personaggio importante”.

LEGGI ANCHE: Il monegasco: semplice dialetto o patrimonio culturale? Ecco le vostre opinioni e i vostri ricordi

2. I Diti: Les Dits de Mar

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  • I Diti: Les Dits de Mar, Marc-Marius Curti – 1991

Passiamo ora a Marc-Marius Curti. Negli anni ’30, questo imprenditore monegasco pubblicava regolarmente testi poetici, filosofici, umoristici e anche satirici nei giornali regionali. Dopo la sua morte, il nipote ha voluto riunire tutti i suoi scritti in una raccolta edita negli anni ’90.

“Alcuni erano stati pubblicati sui giornali, ma altri erano rimasti nel cassetto”, racconta Céline Sabine. “Ci sono testi molto divertenti, anche loro in versione bilingue. (…) Le tematiche sono varie e grazie alla raccolta possiamo leggere produzioni scritte negli anni ’30 da una persona del posto”.

3. “Tintin” in monegasco

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  • I Iori d’A Castafiore, U Secretu d’A Licorna et U Tesoru de Rakamu U Russu, opere originali di Hergé tradotte da Eliane Mollo e Dominique Salvo-Cellario – 2011 e 2012, Éditions Casterman

Non possiamo parlare di opere in monegasco senza citare gli adattamenti del celebre reporter con il suo inconfondibile ciuffo. I gioielli della Castafiore, Il segreto del Liocorno e Il tesoro di Rackham il Rosso sono diventati I Iori d’A Castafiore, U Secretu d’A Licorna e U Tesoru de Rakamu U Russu.

Questa volta niente versione bilingue, ma un piccolo lessico da consultare: “è motivo di orgoglio locale che ha anche il vantaggio di essere divertente, intergenerazionale, destinato alle famiglie. Le espressioni sono state adattate al contesto e al Principato: il Capitano Haddock è il Capitain Stocafi, per esempio. (…) Tintin è rimasto uguale ma si pronuncia Tine-Tine”.

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Per quanto riguarda il gioco di parole di Dupont e Dupond, i due poliziotti baffuti con il nome che si pronuncia allo stesso modo ma è scritto in modo diverso, il problema è stato aggirato e la traduzione adattata: “La trascrizione in monegasco sarebbe dovuta essere Dupont e Dupond, ma non avrebbe avuto senso perché si pronunciano tutte le lettere. (…) Nel centro storico di Monaco conosciamo tutti i passaggi a volta che collegano due vie parallele. Li chiamiamo “Ponte”, se li guardiamo da sopra, e “Vouta”, se li guardiamo da sotto. Il lavoro di adattamento è stato incredibile e sono stati rinominati “Duponte” e “Davouta”.”

In edizione limitata, questi albi a fumetti possono essere chiaramente presi in prestito alla Médiatèque.

4. Raccolta delle canzoni tradizionali monegasche

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  • Recueil de chansons traditionnelles monégasques, Italo Bazzoli, Lucia Cappa, Hervé Laurent, Alain Bernard, Domenica Musolino e Olivia Celest – 2007, Éditions Epi

Per completare questa selezione, ecco un’idea originale: imparare cantando, un ottimo modo per apprendere i suoni e la pronuncia. Per questo motivo, grazie al concorso dell’Associazione Soroptimist di Monaco è nata una raccolta di canzoni.

Troviamo, ovviamente, l’inno nazionale monegasco, con la sua traduzione, ma anche diverse canzoni tradizionali o religiose con delle splendide illustrazioni. È stato anche conservato qualche spartito!

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“A tal proposito, vorrei ricordare che, qualche anno fa, l’Orchestra Filarmonica ha accompagnato il coro dei bambini dell’Accademia Ranieri III per registrare Aiço D’Aiçì su CD. Trovate anche questo alla Médiathèque”, conclude Céline.

Tutte queste opere possono quindi essere reperite alla Médiathèque. I ogni caso, non esitate a consultare anche la collezione MC, ricca di libri che vi faranno immergere nella storia e nel patrimonio di Monaco!