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Autobus gratuiti nel Principato, “una buona idea, ma troppa gente”

Autobus gratuiti nel Principato
Monaco Tribune

Questa iniziativa, che a prima vista sembra essere una buona notizia per i monegaschi, i residenti, gli impiegati e i turisti del Principato, pone alcuni problemi, soprattutto in termini di affluenza.

Dal 3 ottobre e fino al 2 gennaio, gli autobus del Principato resteranno gratuiti (le sette linee diurne, le due linee notturne e la navetta taxi del porto). L’obiettivo dichiarato del governo è quello di far scoprire, o riscoprire, questa modalità di trasporto e democratizzarla, oltre che quello di ridurre il traffico stradale e le emissioni di gas serra.

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Mentre la maggioranza dei nostri lettori la considera una buona iniziativa, altri sono più scettici, come Aurore: “Buona idea. Ma ci sono troppe persone e pochi autobus, soprattutto nelle ore di punta, durante l’uscita della scuole. Il Boulevard des Moulins è terribile. Sono disabile, ed è impossibile sedersi con tutti i ragazzini. Uscire, poi, è una vera sofferenza! “

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Anche Sylvain si lamenta del boom di passeggeri causato dal servizio gratuito: “C’è troppa gente in certi orari e per gli anziani è un problema, poche persone (i giovani in particolare) rinunciano al loro posto”, afferma.

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Qual è l’impatto sul traffico?

Anche se dovremo aspettare la fine dell’iniziativa per valutarne l’impatto sul traffico, alcuni utenti ci hanno già confidato di aver abbandonato il volante in favore degli autobus. “Da quando il servizio è gratuito, non prendo più lo scooter, sperando che duri”, afferma un nostro lettore. Altri, per il momento, non hanno notano alcun cambiamento radicale. “Nessun cambiamento, se non il fatto che c’è troppa affluenza, e non meno auto o scooter, solo meno pedoni”.

“Abbiamo l’impressione che abbia spinto i pedoni a salire sugli autobus”, osserva Gregory, mentre Laurent, come molti altri, spera che il servizio gratuito duri a lungo: “È una grande iniziativa e spero che questa prova diventi definitiva e duratura”, ha dichiarato.

Peccato che questa iniziativa abbia un costo: 695.000 euro per due mesi, compresa la campagna di comunicazione. Non sembra quindi essere sostenibile sul lungo periodo. L’obiettivo, come ricordiamo, è quello di spingere i cittadini a cambiare le proprie abitudini.