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Info pratiche

Cosa fare a Monaco se i vicini fanno troppo rumore?

Monaco
Le autorità monegasche affermano che le segnalazioni per inquinamento acustico sono piuttosto regolari nel paese - © Pixabay

Abbiamo chiesto al Dipartimento dell’Interno come comportarsi nel Principato.

È un problema che può trasformarsi in fretta in un tormento quotidiano, soprattutto se il dialogo con i vicini viene a mancare. Per prima cosa, il Dipartimento dell’Interno consiglia di iniziare con una proposta amichevole. Se non cambia nulla, raccomanda di rivolgersi all’amministratore di condominio e infine, come ultima risorsa, “se il disturbo diventa difficile da sopportare”, di avvisare la polizia.

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Disturbo notturno a partire dalle 22:00.

Le autorità ricordano che “tutti devono fare il possibile per non disturbare la quiete dei vicini”, anche durante il giorno. In questo caso si parla di disturbo diurno, che segue lo stesso principio del disturbo notturno, che inizia dalle 22:00. A partire da questo orario “non deve essere più udibile alcun rumore dalla strada o dalle aree comuni dell’edificio”.

Se per esempio organizzate una festa, potreste mettere un avviso nelle aree comuni per segnalare che sarà una serata rumorosa e che vi scusate per il disagio. Tuttavia, sebbene possa essere un’iniziativa “lodevole”, come riconosce il Dipartimento degli Interni, “non esenta da eventuali sanzioni in caso di intervento della polizia”. Quindi fate attenzione, se non volete rovinare la festa!

Interventi molto regolari

Come conferma il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, nel Principato di Monaco le forze dell’ordine intervengono “con una certa regolarità presso i privati per contrastare l’inquinamento acustico”. Inizialmente, “i poliziotti cercano di determinare se il rumore è udibile dalla strada e/o dalle aree comuni dell’edificio. A seconda del livello di rumore rilevato e della loro valutazione, possono segnalare l’infrazione e multare il trasgressore per “rumore non necessario”. Inoltre, si assicurano che il trasgressore cessi il rumore emesso”, dichiara il Governo del Principe.

Ricordiamo che la sanzione per questo genere di atto incivile è pari a 300 euro.