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Monaco, nuova meta per famiglie?

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Nel Principato vengono regolarmente organizzati eventi per famiglie - © Philippe Fitte / Comune di Monaco

La sicurezza è fondamentale per i genitori, ormai in cerca di una residenza principale dove stabilirsi con i loro figli.

Un territorio di due chilometri quadrati, soleggiato e sicuro: è questo quello che pensano di Monaco nel mondo. Niente di strano quindi che la destinazione sia particolarmente popolare tra i più ricchi e tra gli anziani che desiderano godersi al massimo la pensione.

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Ma secondo un recente articolo del Times, una nuova categoria di persone sembra interessarsi al Principato: i neogenitori, che non sono più solo alla ricerca di una seconda casa.

Ad esempio, il quotidiano britannico ha seguito la storia della designer di gioielli londinese Sarah Ho, di suo marito e dei loro due figli di undici e otto anni. Durante il primo lockdown, la famiglia ha deciso di lasciare la capitale inglese, ritenendola poco sicura per i propri figli. “Volevamo lasciare i nostri figli liberi, senza preoccuparci della loro sicurezza”, ha dichiarato Sarah Ho.

Dopo alcune visite agli appartamenti, prima virtuali e poi dal vivo, la famiglia Ho si è stabilita nel Principato. “La priorità per noi era la sicurezza. Quando sono arrivata, sono rimasta stupita nel vedere bambini di nove e dieci anni passeggiare per la città, andare al parco con i loro amici, senza alcuna sorveglianza. Uscivano da scuola e andavano direttamente in spiaggia o a fare sport acquatici. È un mondo diverso, c’è indipendenza. È quello che volevo per i miei figli”, ha continuato la designer.

Ricordando che Monaco è effettivamente uno dei Paesi più sicuri al mondo, con 515 agenti di polizia per poco più di 35.000 abitanti, l’articolo sottolinea anche i costi molto elevati del territorio amato dai miliardari, anche grazie alla politica fiscale estremamente vantaggiosa. Il Times aggiunge anche che, dal 2016, il Principato sta lavorando a stretto contatto con l’Unione Europea per aumentare la trasparenza dei conti dei suoi residenti, al fine di combattere qualsiasi forma di malversazione.

Una vita locale in crescita

Ed è proprio questo senso di sicurezza, oltre alle nuove costruzioni, a spingere le famiglie a trasferirsi nel Principato di Monaco, nonostante i prezzi elevati. O almeno, questo è quanto afferma Irene Luke, Direttore Associato dell’agenzia immobiliare Savills Monaco, nell’articolo: “L’età media di chi si trasferisce a Monaco si è notevolmente abbassata, grazie alla sicurezza, al clima, all’accessibilità e al fatto che i costruttori stanno costruendo appartamenti grandi e moderni. Dalla fine della pandemia, c’è stata una forte domanda di residenze primarie, poiché le persone ora si trasferiscono qui con i loro figli e possono lavorare da casa”.

Niccolo Marzocco, direttore dell’omonimo gruppo dietro la famosa Torre Odeon, abitata principalmente da famiglie, concorda: “prima Monaco era un paese offshore. Oggi la gente vuole davvero vivere qui. Comprano il pane al mattino, portano i figli a scuola…”.

Un altro vantaggio per i residenti è il numero crescente di attività nella zona. Henry Smith, un broker britannico che vive nel Principato da dieci anni, ha notato in particolare come, nel giro di dieci anni, la vita notturna si sia notevolmente arricchita. “Quando sono arrivato per la prima volta ed ero in barca di notte, guardavo Monaco e c’erano pochissime luci accese. Oggi ce ne sono molte di più. È stato un grande cambiamento”.

Quest’ultimo ha anche sottolineato una maggiore diversificazione dell’offerta, in particolare nel settore della ristorazione. Sebbene Monaco rimanga sempre sinonimo dei grandi ristoranti di Ducasse e Alléno, il territorio offre anche locali più semplici e accessibili. Come lo Slammer’s, il suo bar preferito, dove la birra costa solo sei euro durante l’happy hour e dove il Principe Alberto II e la Principessa Charlène vanno di tanto in tanto a vedere le partite di rugby in TV. “È un uomo alla mano”, ha commentato Henry Smith. “Non è una cosa frequente, un posto in cui ci sono ventenni neozelandesi in anno sabbatico che si mescolano con miliardari e reali”.

L’articolo si conclude con un elenco di consigli per i potenziali futuri residenti. L’accessibilità, i prezzi medi delle case, le scuole del Principato, la politica fiscale e le condizioni per ottenere lo status di residente sono accuratamente descritti per aiutare i lettori a trasferirsi nel miglior modo possibile.