Picasso come non l’avete mai visto al Palazzo del Principe
Questa mostra unica nel suo genere mostra un lato del pittore spagnolo ancora poco conosciuto.
Un fauno, un centauro, un satiro, Pompei… Immergiamoci nel mondo antico visto dagli occhi di Picasso. I Grands Appartements del Palazzo del Principe ospitano attualmente una mostra inedita con 25 opere, in gran parte prese in prestito dalla Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso, che mette in luce l’interesse di Picasso per l’eredità delle antiche civiltà greche e romane.
Oltre alle opere che rendono omaggio alle figure mitologiche, scoprirete che Picasso, il grande maestro del cubismo e dell’arte moderna, ha iniziato la sua formazione accademica alla fine del XIX secolo scoprendo le opere dell’arte classica, costantemente caldeggiate dalle accademie.
Nel 1917, il pittore visitò i siti archeologici di Pompei ed Ercolano, nonché le antiche città di Napoli e Roma. L’esperienza lo segnò profondamente e sono proprio le opere nate da queste visite a essere esposte al Palazzo.
Il tema non è stato scelto a caso, come sottolinea Francesca Ferrari, curatrice della mostra, poiché si sposa perfettamente con gli affreschi rinascimentali del Palazzo, recentemente restaurati, che raffigurano anch’essi scene mitologiche.
Il progetto è stato promosso dal nipote dell’artista, Bernard Ruiz-Picasso, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte del pittore.
I rapporti tra Pablo Picasso e il Principato di Monaco risalgono a molto tempo fa: il pittore e sua moglie Olga, infatti, firmarono durante una visita il registro del Palazzo del Principe. L’artista era anche un assiduo frequentatore di Vallauris, dove studiò ceramica con Suzanne Ramié.
Il Principe Alberto II ha visitato la mostra
Il 15 settembre, il giorno prima dell’apertura al pubblico, il Sovrano ha inaugurato la mostra insieme a Bernard Ruiz-Picasso, sua moglie e Francesca Ferrari.
Rendendo omaggio all'”immenso artista” che è stato Picasso, il Principe ha sottolineato la meraviglia del legame instaurato “tra epoche diverse”: quella degli affreschi del Palazzo risalenti al XVI secolo e quella di Picasso, quattrocento anni dopo.