La vendita di sigarette a Monaco presto vietata ai minori di 18 anni?
Ad oggi, nel Principato la vendita è vietata ai minori di 16 anni.
Dopo aver discusso di recente del possibile divieto delle sigarette elettroniche nel Principato nel prossimo futuro, il Consigliere di Governo-Ministro degli Affari Sociali e della Salute Christophe Robino ha anche fornito un aggiornamento sulla vendita delle sigarette tradizionali.
La questione è stata sollevata giovedì scorso durante la sessione di bilancio pubblico del Consiglio nazionale. “Sono rimasto sconcertato nel vedere che il divieto di vendita delle sigarette a Monaco si limita ai 16 anni, anziché ai 18, come nella maggior parte dei Paesi”, ha dichiarato Christophe Robino, riferendosi alla legge n. 1.346 del 9 maggio 2008 sulla tutela contro il fumo. “Presentando questo testo [sulla sigaretta elettronica] potremo aggiornare alcune disposizioni di questa legge”, ha aggiunto.
Christophe Robino spera inoltre che la proposta venga presentata entro la fine dell’anno. Per il momento, il disegno di legge riguarderà solo la vendita di questi dispositivi, non il loro consumo. “Sarei più favorevole a bandire completamente questi dispositivi monouso dal Paese. (…) Ma in un territorio come quello monegasco è ancora difficile, a mio avviso, vietare il consumo da parte di adulti che si presentano con un ‘puff’ comprato a casa loro. (…) Se si va verso un divieto totale, ci si potrebbe anche chiedere: perché non vietare i sistemi ricaricabili? Bisogna trovare un equilibrio”.
La consigliera nazionale Mathilde Le Clerc ha sottolineato, tuttavia, che un divieto di vendita assoluto potrebbe non essere sufficiente per combattere la dipendenza tra i giovani: “Ci sono distributori di questi prodotti molto vicini al nostro territorio, basta fare qualche metro per entrarne in possesso”.
Oltre a queste problematiche, il Consigliere nazionale Thomas Brezzo ha chiesto di chiarire le norme sul CBD, un derivato della cannabis che non contiene sostanze psicotrope e che è attualmente in vendita senza alcun genere di prescrizione in Francia e in Italia: “C’è una mancanza di regolamentazione nel Principato che può essere soggetta a interpretazione. Penso che le cose vadano chiarite (…) Chi va a comprarlo liberamente a Beausoleil e poi attraversa il marciapiede e finisce a Monaco corre il rischio di fare una cosa illegale. Sarebbe auspicabile una comunicazione chiara”.