“Attendo che venga confermata la mia innocenza”: la reazione del sindaco Georges Marsan dopo le accuse
La vicenda sta scuotendo Monaco da giovedì 14 dicembre.
Sei persone, tra cui il sindaco di Monaco, sono stati presi in custodia giovedì scorso, e negli ultimi giorni la Sûreté Publique ha effettuato diverse perquisizioni. Nell’ambito di un’indagine giudiziaria, i tre giudici istruttori monegaschi stanno indagando per “corruzione attiva di un funzionario pubblico nazionale”, “corruzione passiva di un funzionario pubblico nazionale”, “traffico d’influenza attivo e passivo”, “conflitto di interessi” e “associazione a delinquere”.
Come indicato dal Procuratore generale contattato da Monaco Tribune, “a seguito di queste operazioni, quattro persone, tra cui il sindaco di Monaco, Georges Marsan, sono apparse davanti ai giudici istruttori che le hanno incriminate e sottoposte a sorveglianza giudiziaria”. Le indagini proseguono e, per il momento, la magistratura non divulgherà ulteriori informazioni sull’inchiesta, che è segretata. Il Procuratore sottolinea inoltre che “gli incriminati restano al momento presunti innocenti”.
Quattro persone incriminate
Sottolineiamo che, sebbene diversi media riportino un totale di cinque accuse, si tratta di un errore, come confermato dal Procuratore generale. In totale gli indagati sono quattro: Georges Marsan e altri tre, di cui due sono stati rilasciati senza accuse. Tra questi, Georges Gambarini. Sabato 16 dicembre, il Comune di Monaco ha reso noto che questo consigliere comunale, responsabile del servizio affissioni e pubblicità, è stato interrogato nell’ambito di un’inchiesta in corso e, al termine dell’udienza, è stato rilasciato senza accuse.
In un comunicato inviato dall’avvocato di Georges Marsan, quest’ultimo ha dichiarato: “È in corso un’indagine e intendo collaborare per fare luce sulla vicenda. Ho sempre agito a beneficio dei miei elettori e sono sempre stato spinto dall’interesse generale e dalla valorizzazione del Principato di Monaco. Le procedure comunali sono chiare e vengono rispettate. Ricordo che in quanto sindaco non ho il potere di prendere decisioni da solo. Queste vengono prese dal Consiglio comunale. Per quanto riguarda gli appalti pubblici, sono supervisionati e controllati. Sono al servizio del Consiglio comunale dal 1991 e sono sindaco dal 2003. Ritengo di essere vittima di provvedimenti abusivi e di un vero e proprio accanimento. Posso assicurare che non ho mai approfittato della mia posizione. Attendo che venga confermata la mia innocenza”.
Brezzo ha precisato che in questa fase non ci saranno ulteriori dichiarazioni da parte del sindaco o dei suoi legali. “Non potremo concedere alcuna intervista”, ha aggiunto la difesa.