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Beefbar: alla scoperta del lusso gastronomico della steakhouse che sta conquistando il mondo

Beefbar Monaco
Esclusiva macelleria in marmo e ottone © Beefbar

Il concept lanciato nel 2005 a Monte-Carlo da Riccardo Giraudi si prepara a celebrare 20 anni di successo.

Da poco sbarcato a New York nel cuore di Manhattan e presto a Tbilisi in Georgia, il Beefbar vanta già 40 sedi in tutto il mondo. Non sorprende sicuramente questa recente apertura, dato che il gruppo Giraudi sublima le carni americane da decenni. “La mia famiglia esporta manzo di alta qualità dagli Stati Uniti in Europa da più di 40 anni e 20 anni fa ho creato il Beefbar proprio per presentare gli incredibili prodotti che gli allevatori americani potevano offrire. Portare il brand nel luogo delle origini dei prodotti è un grande onore” ha dichiarato Riccardo Giraudi ai colleghi di Monaco-Matin.

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Ripercorriamo brevemente la storia. Riccardo Giraudi, noto anche come “the Beefboy”, entra a far parte di Giraudi Meats, l’azienda di famiglia, negli anni 2000 e sceglie di diventare importatore/esportatore di carni esclusive di alta gamma. Grazie all’approvvigionamento di carni di qualità, diventa rapidamente il principale importatore di manzo Black Angus americano come quello di Creekstone Farms e il principale importatore di manzo Wagyu e di manzo giapponese certificato Kobe. Poco dopo matura la brillante idea di cucinare e sublimare i prodotti importati nel suo Beefbar, un concetto nuovo che crea da zero sul porto di Fontvielle.

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Mini burger – © Beefbar

“Il vantaggio di aprire un ristorante a Monaco è che è una città estremamente cosmopolita e all’epoca non c’era concorrenza. C’erano o ristoranti a gestione familiare, oppure le stelle Michelin” aveva affermato durante un’intervista rilasciata a maggio 2022, in cui condivideva la sua visione della “carne di lusso”: “Tutto dipende dalla dieta dell’animale. Più l’animale viene nutrito con cereali, più la carne sarà marmorizzata. Più la carne è uniforme, più sarà tenera e quindi costosa. Il segreto della carne è la continuità. In Europa ci sono molte razze e incroci. Tuttavia, per fare in modo che la carne abbia una continuità, l’animale deve avere la stessa genetica e aver mangiato le stesse cose”.

Il locale propone anche un interessante “business lunch” per coloro che desiderano testare questo concept durante una pausa pranzo. “La base di ogni menu è sempre la stessa, ma l’antipasto e il piatto del giorno del Beefbar variano in funzione dei prodotti di stagione” ci spiegava Riccardo Giraudi. E aggiungeva: “Questo ci consente di attirare una clientela locale, i lavoratori che vogliono sedersi a tavola e pranzare velocemente, con un conto abbordabile”.

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Nel 2023, il Beefbar è stato nominato miglior ristorante di carne – © Adrien Daste

Per gli amanti della carne e non solo

Naturalmente nel menu del Beefbar troverete la costata, la bavetta e il filetto e molti altri gustosi tagli di carne, tutti accuratamente esposti negli scaffali di una macelleria di lusso, costruita in marmo e ottone. Siccome il Beefbar non è però unicamente rivolto agli amanti della carne, non mancano opzioni a base di pesce fresco o di verdure, come l’insalata di astice servita con fagiolini, avocado, melograno e sesamo. Dal Beefbar sono nati anche altri marchi per adattarsi a tutti i gusti e palati: “Le petit Beefbar”, “Beefbar Asia”, “Leafbar”, “Beefbar Deli”, “Rumore Bar Americano” e “Beefbar Collab”.

Questi locali stanno pian pianino conquistando il mondo proprio come il Beefbar che, grazie al suo successo, è ormai presente in Francia, Lussemburgo, Italia, Regno Unito, Grecia, Malta, Ungheria, Cipro, Georgia, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Arabia Saudita, Egitto, Bahrein, Kuwait, Hong Kong, Messico, Brasile, Caraibi e Stati Uniti, come dicevamo precedentemente, e persino su alcune crociere.

La ricetta del successo

Il Beefbar rompe i codici tradizionali delle steakhouse grazie a un tocco di glamour che caratterizza sia i piatti che l’atmosfera. Non a caso, gli interior designer Humbert & Poyet che lavorano con Riccardo Giraudi definiscono il loro stile “glamour accogliente”. Proprio come Giraudi, questi due architetti trasudano creatività: sono anche stati nominati tra il 100 migliori designer del 2021 da AD Magazine e hanno ricevuto il Label French Design 100 nel 2022. Per i ristoranti Beefbar hanno pensato a un’atmosfera raccolta, utilizzando materiali scuri e nobili, controbilanciati da molti punti luce e da grandi vetrate.

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Riccardo Giraudi – © Adrien Daste

Nel 2023, il Beefbar è stato eletto miglior ristorante di carne dall’agenzia londinese Upper Cut Media House, aggiudicandosi il primo posto nella categoria “miglior ristorante di carne con più sedi” davanti a più di 32 locali in tutto il mondo. “Sono commosso e onorato di ricevere questo premio. Dopo vent’anni di duro lavoro per rendere il Beefbar una destinazione internazionale e globale, ci tengo a ringraziare tutti i membri del nostro team, in tutti i continenti, perché sono loro che hanno reso possibile tutto questo”, aveva dichiarato l’imprenditore, presidente del gruppo Giraudi, che gestisce molti altri ristoranti sicuramente a voi noti: il Song Qi, il Moshi Moshi, la Cantinetta Antinori o il Tiny Thaï.