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Lukas Avalon: stencil art da Monaco a Bucarest

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L'artista monegasco è specializzato in ritratti realizzati con la tecnica dello stencil. ©Lukas Avalon

Il trentenne ha iniziato la sua carriera nel Principato 10 anni fa e ora ha un suo atelier in Romania. Ecco un artista appassionato del suo lavoro. 

“Sono entrato nel mondo dell’arte per puro caso”. Nato a Monaco, Lukas Avalon si sentiva fuori posto tra i banchi di scuola. Fin da giovanissimo, il suo tempo libero si divideva tra lo sport, il lavoro e il sogno d’infanzia, ossia creare un marchio di abbigliamento. Oggi, a 33 anni, non è conosciuto per i suoi abiti ma per le opere che crea, ritratti coloratissimi che esporta in tutto il mondo.

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“Quando a 21 anni volevo creare il mio primo marchio di abbigliamento, mi sono reso conto che era molto difficile e non avevo abbastanza soldi da investire per produrre le magliette”, ricorda l’artista. Il giovane, con una forte sensibilità artistica, aveva bisogno di uno scossone per lanciarsi in una nuova avventura. Una sera guarda il documentario Exit Through the Gift Shop diretto da Banksy, che ha come protagonista l’artista Mr. Brainwash e il percorso che l’ha portato a cimentarsi nella street art. “Ho capito che chiunque può creare e fare arte. Bastava osare, bastava agire e, come in tutte le cose, più tempo passi a lavorare sulla tecnica, più migliori”, racconta Lukas.

La prima mostra a Londra

Il giovane artista autodidatta ormai affermato ha scelto la tecnica dello stencil, quella che più lo attraeva. Utilizzando maschere pretagliate, può sovrapporre strati di colore e motivi per creare l’immagine che preferisce. “Parto da foto che modifico sul computer per creare degli stencil. Ho comprato alcune tele e bombolette spray ma, all’inizio, era orribile”. Questo giovane sempre alla ricerca del miglioramento, ha visto la difficoltà come “una sfida personale” e ha iniziato a passare ore su YouTube a guardare i vari tutorial presenti sulla piattaforma. Il destino ha voluto che uno dei dipinti di Lukas venisse notato su X (ex Twitter) da una galleria inglese. “Vogliono che produca sei dipinti per una mostra”.

©Lukas Avalon

Nell’agosto 2013, la galleria d’arte contemporanea Imitate Modern ha accolto il giovane monegasco per Popped. “[La mostra accoglie, ndr] Nuovi artisti della cultura pop: il monegasco Lukas Avalon, che realizza street art su tele in omaggio a icone come Grace Kelly e Kate Moss”, si leggeva su un sito di notizie britannico più di 10 anni fa.

Voglio creare connessioni con le persone grazie ai miei dipinti.

A quel tempo, l’arte di Lukas era influenzata dalla street art e dalla pop art. Con un tocco nuovo, o più originale. “Fin dall’inizio ho usato più colori, sei o sette griglie diverse, e colori piuttosto vistosi. Volevo assicurarmi che il risutlato non fosse aggressivo per l’occhio e che fosse decorativo, sia lussuoso che casual”. La volontà dell’artista è quella di impreziosire gli interni delle case dei suoi clienti. “Non mi piace l’arte d’impatto e ricordo che alla mia prima mostra i quadri che mi circondavano erano in netto contrasto con quello che facevo io”, sorride. E la decisione di concentrarsi sulla ritrattistica? “Voglio creare connessioni con le persone con i miei dipinti”.

©Lukas Avalon

E così è stato. Dopo Londra, Lukas è tornato a Monaco e da più di 10 anni gli viene commissionata “un’opera dopo l’altra”. Con l’aiuto di un agente per un certo periodo, il monegasco è riuscito a piazzare le sue tele in collezioni in giro per il mondo, dal Libano all’Inghilterra. Ha lavorato nel Principato, poi per alcuni anni in un atelier a Beaulieu, fino al 2019.

L’artista si sta gradualmente affermando nel panorama locale e vuole anche dare il suo contributo alla comunità e al mondo associativo. “Ho sempre voluto aiutare attraverso la mia arte”. Qualche mese fa, diverse sue opere sono state vendute a favore di Fight Aids Monaco, in un’occasione molto speciale. “È stato molto emozionante, forse la cosa più memorabile che abbia mai fatto”, ricorda Lukas. La vendita ha avuto luogo in occasione del Ballo del Centenario, una serata eccezionale per rendere omaggio al Principe Ranieri III, alla presenza della Famiglia Principesca. Le 5 opere dell’artista hanno raccolto oltre 40.000 euro.

Lukas Avalon con il Principe Alberto II e Camille Gottlieb al Ballo del Centenario. ©Frédéric Nebinger
Sulle teste degli ospiti troneggiano i tre ritratti del Principe Ranieri III realizzati da Lukas Avalon e messi in vendita per l’occasione. ©Frédéric Nebinger

Già 10 anni prima, c’era stato un legame con l’associazione monegasca fondata dalla principessa Stéphanie. “Ho dipinto un grande ritratto della Principessa Grace per un’asta a favore dell’associazione. Vennero raccolti oltre 21.000 euro e ne fui molto orgoglioso”, ricorda Lukas. Nel frattempo, l’artista ha anche partecipato a un’asta organizzata dalla Scuola Internazionale di Monaco, contribuendo a raccogliere 31.000 euro, oltre a partecipare a eventi di beneficenza organizzati da BeSafe, l’associazione creata da Camille Gottlieb. “Dono alcune opere d’arte, che poi vengono inserite in una tombola per raccogliere fondi”. La causa gli sta particolarmente a cuore. “Ho perso diversi amici e conoscenti a causa della guida in stato di ebbrezza ed è triste vedere che è ancora un tema attuale”, confida, riferendosi al recente incidente mortale che ha coinvolto studenti dell’IUM.

Nel 2013, le principesse Stéphanie e Pauline Ducruet con l’opera di Lukas Avalon. DR

Oggi Lukas Avalon crea a Bucarest, in un grande spazio dove le sue idee quotidiane prendono vita sulla tela. “Mi sarebbe piaciuto rimanere a Monaco, ma avevo bisogno di dare libero sfogo alla mia creatività”. Oltre al suo studio di Beaulieu, l’artista ha sempre lavorato da casa nel Principato. Non era più possibile per lui lavorare da casa, per ragioni pratiche, ma anche per motivi di salute: non è mai salutare stare troppo a lungo vicino alle bombolette spray.

La questione dei locali nel Principato di Monaco si è ripresentata più volte per il trentenne. “Ho fatto diverse richieste, ma senza successo”, racconta. All’inizio della sua carriera e fino all’anno scorso, Lukas puntava a uno degli atelier gestiti dallo stato sopra Conscientiae, l’ex Stars’N’Bars. I locali vengono assegnati a un artista per un determinato periodo di tempo in base alle richieste. Un grande rammarico per il monegasco, che avrebbe voluto che le sue numerose candidature nel corso degli anni avessero avuto un seguito. “Alla fine sono partito e mi è cambiata la vita. Sento che mi è stata data l’opportunità di sviluppare pienamente me stesso e la mia arte”.

Lukas si sta ora concentrando sulle sue mostre, che vorrebbe lanciare in Romania e a Monaco. “Mi piacerebbe portare le persone da un Paese all’altro e viceversa: amo entrambi i Paesi e vorrei mostrarli alla gente”, dice. E più di 10 anni dopo, non ha ancora archiviato l’idea di creare un proprio marchio di abbigliamento. Così come l’idea di creare un team attorno a sé e, perché no, di diventare un giorno il direttore artistico della propria azienda.