Flavio Briatore: dalla F1 alle notti monegasche, una vera storia di successo
Passato dall’abbigliamento ai paddock di Formula 1, il residente monegasco è ormai una figura chiave della vita notturna di Monaco e del jet-set internazionale. Ripercorriamo le mille vite di questo imprenditore visionario, anticonformista e, a quanto sembra, indistruttibile.
“Da domani si ricomincia”. Pubblicato sui social a fine marzo, questo messaggio sarebbe perfetto come motto di Briatore. Operato qualche giorno prima per un tumore benigno al cuore, l’uomo d’affari ci teneva a rassicurare i suoi milioni di follower: a 74 anni, compiuti il 12 aprile, il residente monegasco ha ancore un cuore forte e ha tutte le intenzioni di dimostrarlo.
Non è ancora il momento di mollare, per l’imprenditore di successo. A capo di una miriade di aziende, una più riuscita dell’altra, Flavio Briatore è l’incarnazione del “self-made man” europeo. Non per niente l’imprenditore è stato scelto ancora una volta per il ruolo di “boss” nella versione italiana del programma TV The Apprentice.
Briatore ha avuto mille vite: partito da zero, o quasi, oggi è alla pari dei più grandi e il suo nome è diventato un punto di riferimento nella vita monegasca. Nato nel 1950 a Verzuolo, un piccolo comune del Piemonte, Briatore cresce in una famiglia di insegnanti.
“Sono nato povero”, racconta l’uomo che ha mosso i primi passi nel mondo del lavoro come maestro di sci, per poi passare alla gestione di un ristorante e infine entrare nella Borsa di Milano. È stato proprio durante una passeggiata al porto di Monaco, tra gli yacht attraccati ai piedi della Rocca, che il giovane Briatore ha deciso di intraprendere la strada imprenditoriale.
Detto fatto. Assunto da Benetton agli inizi degli anni ’80, Briatore contribuisce a esportare il marchio di abbigliamento italiano sul territorio americano. Con il successo che tutti conosciamo, Benetton diventa nel giro di qualche anno un brand conosciuto in tutto il mondo.
Embed from Getty ImagesUna leggenda nata sui paddock di F1
È il 1988 quando l’imprenditore assiste insieme a Luciano Benetton al suo primo Gran Premio di Formula 1, in Australia. Nominato direttore commerciale e poi direttore della scuderia Benetton Formula, Briatore diventa una figura centrale nel paddock.
È dietro la sua guida e grazie ai suoi metodi, per l’epoca rivoluzionari, che la scuderia Benetton, con Michael Schumacher, vince nel 1994 il suo primo titolo mondiale dei piloti, seguito da una seconda vittoria l’anno successivo.
Embed from Getty ImagesBusinessman nell’animo, Briatore rileva la scuderia francese Ligier, avvicinandosi così a Renault. Nel 1996 tocca alla scuderia Minardi di passare sotto la sua ala. Trasferitosi a Renault agli inizi degli anni 2000, Briatore continua a passare alla storia accompagnando Fernando Alonso alla conquista dei suoi primi e ultimi titoli di campione del mondo, nel 2005 e nel 2006.
Allontanatosi dalle piste per una decina d’anni, per una decisione della FIA (Federazione internazionale dell’automobile), poi annullata dal tribunale francese, Briatore fa il suo grande ritorno in pista all’inizio del 2020.
Nel 2022, l’imprenditore che afferma di avere “l’impressione di non aver mai lasciato il mondo” delle corse automobilistiche viene nominato ambasciatore della F1 e si occupa di sviluppare collaborazioni commerciali. Un ritorno in pompa magna per l’amante delle piste asfaltate che sembra aver trovato un ruolo fatto apposta per le sue impareggiabili doti commerciali.
La sua missione? “Occuparmi degli sponsor, (…) lavorare allo sviluppo dei Gran Premi in nuovi paesi e promuovere le gare”, riassume. In pratica, “tutto quello che so fare (…). Ma nella vita bisogna sempre fare quello che si sa fare bene, no?”, risponde con un pizzico di ironia alla stampa monegasca.
Affermando di essere “lieto e onorato di poter continuare a supportare lo sviluppo commerciale e di intrattenimento della F1”, uno sport che ama profondamente, Briatore ha preso seriamente il suo ruolo di ambasciatore.
Quando non accompagna l’amministratore delegato del Gruppo Formula 1 Stefano Domenicali nei suoi viaggi in giro per il mondo, è al fianco del Principe Alberto II, come in occasione del Gran Premio d’Italia del 2022.
Sempre in prima fila, non c’è persona che non vorrebbe consultarlo per il suo intuito geniale. “La Formula 1 è cambiata negli ultimi anni“, ha dichiarato di recente l’ex responsabile del Renault F1 Team a Sport Bild: “Le gare sono più emozionanti grazie alle nuove vetture. Ma anche l’ambiente è diverso. L’intrattenimento per gli sponsor e gli ospiti speciali è di qualità, ma io voglio alzare ulteriormente il livello con la mia esperienza”.
Il re delle notti monegasche
E quando si tratta di alzare l’asticella, Briatore sa di cosa parla. Lungi dall’accontentarsi di una meritata pensione, o addirittura del suo nuovo ruolo di rappresentante di lusso della F1, Flavio Briatore è senza dubbio uno dei “pensionati” più attivi dell’ecosistema monegasco. Si potrebbe persino definire iperattivo, a giudicare dal numero di attività commerciali in cui l’imprenditore è coinvolto. Di giorno sulle piste da corsa, di notte sulle piste da ballo. Il leitmotiv è uno solo: festa, lusso ed eccellenza.
Nato nel 1997 a Porto Cervo, in Sardegna, il concept del “Billionaire” ha avuto un successo immediato. Riservato a una clientela attentamente selezionata, l’entertainment dining combina la cucina gourmet con un intrattenimento di alta qualità.
La formula, alquanto originale, ha conquistato il jet-set, tanto che le serate di Flavio Briatore sono state presto esportate a Dubai, Doha e Riyadh, dove il Billionaire è stato eletto “Miglior ristorante dell’Arabia Saudita” nel 2022. Oppure a Saint-Moritz, in Svizzera, dove il prossimo dicembre verrà inaugurata una serata Billionaire nel prestigioso Grand Hôtel des Bains Kempinski.
Nel Principato, Flavio Briatore si è appoggiato alla Société des Bains de Mer (SBM) per lanciare il suo marchio Billionaire nell’estate del 2023. È l’ennesima occasione per posare a fianco di Alberto II e di una serie di celebrità che sono state conquistate dal concept di cena con spettacolo ideato dall’esperto residente monegasco.
Billionaire è anche il nome della linea di prêt-à-porter di lusso che l’imprenditore italiano ha lanciato nel 2005 in collaborazione con lo stilista Angelo Galasso. Gli standard sono esigenti quanto quelli degli altri suoi progetti: materiali ultra-preziosi, tagli ricercati, uno stile decisamente chic che trasuda lusso.
Proprio come Flavio Briatore, che spesso indossa capi Billionaire Couture. Eclettico, disinibito e sportivo nel cuore, per un periodo l’uomo d’affari è stato anche proprietario della squadra di calcio Queens Park Rangers, che ha poi venduto nel 2011.
Ma è nel mondo della ristorazione e della vita notturna che questo eterno nottambulo sembra dare il meglio: dopo tutto, il suo primo lavoro non è forse stato in un ristorante?
Ribattezzato Majestas, il gruppo di Briatore possiede diversi marchi nel settore. Tra questi, Twiga, un altro concept di club-ristorante che sta riscuotendo un grande successo in tutto il mondo. Anche a Monte-Carlo, naturalmente, dove i clienti più trendy ballano sui pezzi del famoso DJ Bob Sinclar. Lo stesso vale per Miami, Dubai, Doha, Londra e, più di recente, nella città di Ventimiglia.
Italiano di nascita, Flavio Briatore ha anche lanciato la sua catena di pizzerie, Crazy Pizza. A Londra, Porto Cevo, Monaco e Roma, i ristoranti dell’imprenditore privilegiano i prodotti freschi e i piatti “fatti in casa”: la salsa di pomodoro viene preparata sul posto, così come la mozzarella, e i pizzaioli fanno acrobazie con l’impasto, rigorosamente senza lievito per una maggiore leggerezza, davanti ai clienti esterrefatti.
Un animo imprenditoriale
Infine, il gruppo Majestas gestisce in franchising le licenze Cova e Cipriani. La prima, di proprietà del numero 1 mondiale del lusso LVMH, è specializzata in pasticceria italiana. Vera e propria istituzione milanese, sinonimo di tradizione e buon gusto, vanta due indirizzi nel Principato, che secondo Briatore sono diventati “una meta imperdibile e un punto di riferimento” per i buongustai monegaschi.
Il ristorante Cipriani, anch’esso nel cuore di Monte-Carlo, si è imposto nella ristorazione chic del Principato.
Grazie a tutti questi locali sparsi in sei diversi paesi e all’impegno dei suoi oltre 1.100 dipendenti, il gruppo Majestas, di cui Briatore detiene la metà delle azioni, ha generato nel 2022 un fatturato di 80 milioni di euro, affermandosi come leader indiscusso nel settore della ristorazione, degli hotel e degli eventi di lusso.
Ormai è chiaro: se l’elenco dei suoi successi vi fa sta facendo girare la testa, è perché il residente monegasco ha un animo da imprenditore.
Spesso preso come esempio per i giovani che vogliono intraprendere la sua stessa strada, Briatore non si risparmia nel dispensare consigli e nel 2017 ha persino pubblicato un libro sull’argomento, intitolato “Sulla ricchezza”.
Ricordando di essere “l’esempio perfetto di una persona nata povera che lavorando si è costruita la sua ricchezza“, il businessman italiano condivide senza problemi la ricetta del suo successo: “bisogna avere un’idea precisa e conoscere bene il mercato”, ha dichiarato a Wall Street Italia, per poi proseguire, “Bisogna seguire una linea molto rigida, partire dalla A per arrivare alla Z. (…) Tutti i nostri brand nascono da una stessa filosofia che ha alla base un team forte e fedele. Questo è una garanzia di successo. Nel food and beverage, di specifico, il segreto è proprio il servizio: se il servizio è eccellente, il cliente sarà soddisfatto. (…) E poi cercare di migliorarsi e rinnovarsi sempre, non prendendo il successo come una cosa scontata”.
Gli altri sempre al primo posto
Ma questa mentalità non gli ha certo impedito di godersi il suo successo. Con 1,4 milioni di follower, il suo account Instagram è la prova dello stile di vita sfarzoso dell’uomo d’affari, tra jet privati, auto importanti e mete paradisiache, spesso in compagnia del figlio Nathan Falco, nato dall’unione con la modella Elisabetta Gregoraci.
A capo di una fortuna stimata a 200 milioni di dollari, Flavio Briatore è anche l’orgoglioso proprietario di una splendida villa a Monte Carlo, ricca di opere d’arte e mobili di lusso.
Tutta questa ricchezza, unita alle sue famose conquiste femminili, è sufficiente a far invidia a chiunque e ad attirare le critiche… che Briatore si affretta a respingere: “Non hanno capito che chi crea ricchezza sono le aziende, gli investimenti. Io non ho mai visto un povero creare posti di lavoro. Invece, loro attaccano i ricchi”.
Ma il successo avrò fatto perdere a Briatore il contatto con la realtà? Al contrario, visti i suoi vari impegni e le sue prese di posizione a favore dei meno abbienti e delle comunità locali. I clienti dei suoi locali notturni hanno alzato troppo il gomito? Flavio Briatore collabora con l’associazione monegasca BeSafe per riportare gratuitamente a casa sano e salvo chi ha esagerato con l’alcool.
Flavio Briatore se la spassa forse sul suo yacht nel Mediterraneo? Quando si avvicina una nave alla deriva con a bordo decine di migranti in difficoltà, l’imprenditore cambia rotta per andare in loro soccorso.
È in questo amore per gli altri che risiede il successo dell’uomo d’affari, o ancora nell’affetto che nutre per i suoi figli: “La qualità del tempo che passo con mio figlio è il mio lusso più grande: non ci sono yacht, oggetti o esperienze che possano valere così tanto”, ha dichiarato di recente il padre affettuoso. Infine, la filosofia di Briatore è riassunta tutta in queste parole: “La ricchezza è creare ricchezza attorno a te, avere intorno molta gente che grazie a te è diventata benestante”.