Si vive bene nel Principato di Monaco?
Una città che ha saputo valorizzare i suoi numerosi punti di forza e che continua ad esercitare il suo fascino: scopriamo insieme Monaco con qualche cifra!
Secondo il censimento del 2023, gli abitanti del Principato sono 38.367, tra cui solo 9.000 cittadini, per lo più appartenenti a famiglie che vivono sulla Rocca da generazioni. Chiariamo subito la differenza tra cittadino e residente. Secondo l’articolo 1 della Costituzione monegasca, “il bambino nato da padre monegasco è monegasco”. Ciò vuol dire che la cittadinanza monegasca si basa sullo ius sanguinis (diritto di sangue).
Acquisire la nazionalità o la residenza
Rimane comunque possibile acquisire la cittadinanza monegasca. Si tratta, tuttavia, di un privilegio che può essere acquisito solo attraverso il matrimonio e, dal 2022, è riservato ai coniugi che sono stati sposati con un monegasco per almeno 20 anni. La naturalizzazione è possibile, ma le domande sono soggette a un esame rigoroso. I richiedenti devono rinunciare alla loro precedente nazionalità e risiedere nel Principato da almeno dieci anni dopo la maggiore età. Tuttavia, in ultima istanza, la decisione di concedere o meno la cittadinanza monegasca è a discrezione del sovrano.
Di conseguenza, molti si accontentano dello status, tra l’altro molto ambito, di residente. Per ottenerlo, è necessario lavorare per un’azienda locale o aver avviato un’attività commerciale a Monaco. Condizione necessaria ma non sufficiente: i richiedenti, infatti, devono anche depositare dei fondi in una banca monegasca, per un importo minimo che è lasciato alla discrezione degli istituti bancari.
Privilegi fiscali importanti
La ragione per cui questo status, certamente più semplice da ottenere rispetto alla nazionalità, rimane così ambito è che offre al titolare del permesso di soggiorno gli stessi privilegi fiscali dei cittadini. Primo fra tutti: l’esenzione dall’imposta sul reddito, privilegio da cui sono esclusi i cittadini francesi secondo gli accordi franco-monegaschi del 1963 che stabiliscono le condizioni in materia di tassazione tra i due Stati. Monaco riscuote l’IVA sul suo territorio e la versa alla Francia, che poi riversa al Principato la sua quota.
Città poliglotta
Il contingente di espatriati più numeroso a Monaco è quello degli italiani, con ben 6.500 rappresentanti, ma la Rocca accoglie almeno cento nazionalità diverse. La lingua ufficiale è il francese, ma si parla correntemente anche italiano e inglese, sopratutto nel mondo del business.
Il Principato non rinnega però le sue origini. In tutte le scuole pubbliche e private si insegna, infatti, anche la lingua tradizionale monegasca, il “munegascu” o ligure monegasco, simile al dialetto di Ventimiglia. Reso obbligatorio dagli anni 2000, l’insegnamento del “munegascu” ha permesso di salvare questo patrimonio linguistico che sembrava destinato a scomparire.
Economia dei servizi trainata dall’immobiliare
Se la tassazione è l’argomento generalmente addotto per elogiare i vantaggi di Monaco, il Principato è anche un importante centro nevralgico per il mondo degli affari. Stato indipendente nel cuore dell’Europa, dista solo due ore dalle principali capitali del continente.
Come la vicina Ginevra, Monaco ha un’alta concentrazione di istituti finanziari. La valuta ufficiale è l’euro, ma sono in circolazione monete monegasche. La maggior parte dell’attività economica è rappresentata dai servizi, seguiti dal commercio e dall’immobiliare, un settore che da solo genera 40.000 posti di lavoro e un giro d’affari di oltre 11 miliardi di euro. Il settore turistico si colloca al 4° posto, grazie soprattutto alle entrate generate dal casinò di Monte-Carlo.
Qualità di vita, sicurezza e stabilità: la formula vincente del Principato
L’asso della manica del Principato è la qualità di vita eccezionale che offre. Affacciata sul mare, la città gode del clima mite mediterraneo e vanta un elevato standard di infrastrutture e abitazioni. Con 1 agente di polizia ogni 100 abitanti e telecamere anche negli androni degli edifici, Monaco risulta essere anche una città particolarmente sicura.
Questa sicurezza si riflette nella stabilità delle sue istituzioni. Il Principato è una monarchia costituzionale ereditaria dal 1911 ed è indipendente. Il capo dello Stato è il Principe sovrano. Il potere esecutivo è esercitato da un Ministro di Stato che presiede un Consiglio di Governo composto da sei membri. La Costituzione del 1962 prevede che il Principe condivida il potere legislativo con il Consiglio Nazionale, un parlamento unicamerale di ventiquattro membri eletti per cinque anni a suffragio universale con sistema proporzionale.
Tutti questi vantaggi rendono Monaco una meta ambita per artisti e sportivi, categorie molto rappresentate tra i residenti del Principato. La vita culturale e sportiva è infatti un altro dei punti di forza del Principato, con il torneo di tennis di Monte Carlo, il Gran Premio di Formula 1, l’AS Monaco, l’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo, il Printemps des Arts, il Teatro Principessa Grace, la Compagnie des Ballets e l’Opera, solo per citare alcuni esempi.