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I siti Grimaldi: Ventimiglia, la città vicina al Principato con radici comuni e un futuro promettente

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Il centro storico di Ventimiglia nasconde un fascino italiano che aspetta solo di essere valorizzato © Monaco Tribune / Théo Briand

A meno di 30 km dal Principato, il comune italiano ha uno stretto legame con la famiglia Grimaldi.

Ventimiglia, soprannominata la “Porta fiorita d’Italia” per il suo intenso commercio di fiori, condivide una ricca e complessa storia con il Principato di Monaco. Nel corso dei secoli, queste due città mediterranee sono state legate da destini comuni, segnati dalla presenza della famiglia Grimaldi nella regione e dall’influenza della Repubblica di Genova.

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Legami ancestrali

Nel XIV secolo, a partire dal 1329, Carlo I di Monaco, figura emblematica della dinastia monegasca, divenne governatore di Ventimiglia per conto del partito guelfo. Le sue iniziative contribuirono a far sì che la città entrasse a far parte della Contea di Provenza nel 1335, prima che il suo dominio passasse definitivamente al partito ghibellino. Nel 1351, qualche anno prima della sua morte, Carlo I acquistò dei terreni nella frazione di Mortola a Ventimiglia.

Finché Mentone e Roquebrune-Cap-Martin non sono diventate parte della Francia, il Principato ha condiviso un confine comune con Ventimiglia. Infatti, fino al concordato del 1801, il vescovato di Ventimiglia comprendeva le due città, che allora facevano parte del territorio di Monaco.

La presenza dei Grimaldi a Ventimiglia

La presenza della famiglia Grimaldi a Ventimiglia è ancora oggi tangibile in alcune testimonianze storiche. La “Grotta del Principe”, ad esempio, è un lascito del Principe Florestano I, che nel 1846 organizzò e finanziò i primi scavi nel sito archeologico dei Balzi Rossi. Il sito, successivamente valorizzato dal nipote il Principe Alberto I, offre rare testimonianze della presenza umana nella regione fin dalla preistoria.

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Le grotte dei Balzi Rossi sono state abitate dall’uomo fin dal Paleolitico © Direzione della Comunicazione / Manuel Vitali

I Balzi Rossi si trovano nel borgo di Grimaldi, nella zona di Ventimiglia, non lontano dal confine francese. Il borgo porta ancora con orgoglio il nome della famiglia principesca, poiché è il risultato della vendita di un feudo, avvenuta nel 1351, da parte di Pietro Saonese a Carlo I Grimaldi, che poi lo ribattezzò.

La chiesa di San Michele Arcangelo sfoggia con orgoglio gli stemmi dei Grimaldi e dei Conti di Ventimiglia, segno dell’importanza della famiglia nel comune italiano.

Legami indissolubili che attraversano i secoli

I legami tra Monaco e Ventimiglia hanno attraversato i secoli, rafforzandosi e indebolendosi ad ogni evento storico. Nel 1463, Lambert Grimaldi, del ramo Grimaldi di Cagnes, prestò giuramento di fedeltà al popolo di Ventimiglia e assunse il ruolo di governatore della città per conto del Ducato di Milano. Sempre nella città italiana sposò nel 1465 Claudine Grimaldi, ereditiera di Monaco. Anche il loro figlio, Jean II, fu nominato governatore di Ventimiglia nel 1500, ma questa volta per conto del re Luigi XII di Francia.

Una collaborazione che si rinnova grazie a nuovi progetti

Come riconoscimento per il profondo legame che unisce le due città, nel 2008 il Principe Alberto II ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Ventimiglia. Punto di partenza per un nuovo destino comune, la città italiana ha anche aderito all’Associazione Siti Storici Grimaldi per valorizzare la sua ricca storia e sviluppare i legami con il Principato che, come sottolinea Flavio Di Muro, dà lavoro a “5.000 nostri concittadini italiani”.

Ventimiglia ha recentemente partecipato al 5° Incontro dei Siti Storici Grimaldi, tenutosi il 15 giugno in Place du Palais, dove il sindaco della città ha ricevuto dal Principe Alberto II una targa e una moneta commemorativa da 2 euro con l’effigie dell’Imperatore spagnolo Carlo V, anch’egli legato alla Famiglia Principesca.

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Il Principe Alberto II consegna la medaglia al Sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro© Facebook / Comune di Ventimiglia

Oggi, Monaco e Ventimiglia continuano ad avere legami stretti e vitali. La costruzione del nuovo porto monegasco di Cala del Forte, inaugurato nel 2021, ha dato nuova vita al comune, che ha intenzione di trarne il massimo vantaggio.

L’obiettivo è quello di creare un nuovo polo turistico in collaborazione con la società Marina Development Corporation, il cui fondatore è il residente monegasco Robert Thielen. I primi progetti che vedranno la luce dovrebbero essere un hotel a 5 stelle, un ristorante, nuove abitazioni e un campus internazionale.

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Borgo del Forte ospiterà un hotel di fronte al porto e un nuovo ristorante con vista panoramica © Marina Development Corporation

Il sindaco di Ventimiglia, Flavio di Muro, descrive il rapporto con Monaco come “eccellente. Non solo per il porto, ma anche per il nostro ‘agosto medievale’, uno degli eventi più importanti, che sarà dedicato al nostro rapporto con la famiglia Grimaldi”.

Il Principato è coinvolto attivamente nella riqualificazione della città italiana, da ultimo contribuendo alla ricostruzione del passaggio pedonale che collega la città vecchia alla nuova, distrutto dalla tempesta Alex: “Monaco ha contribuito alla costruzione del passaggio pedonale”, spiega Flavio Di Muro.

“Abbiamo avuto diversi scambi, e stiamo anche pianificando di sviluppare nuovi progetti per il futuro. Sicuramente hanno un’attenzione particolare per la città di Ventimiglia”, ha concluso Flavio Di Muro, facendo presagire nuove promettenti collaborazioni tra la città italiana e il Principato.