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Perde 2.500€ al Casinò di Monte-Carlo e picchia la compagna

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Il fatto è avvenuto all'interno del Casinò di Monte-Carlo © Monaco Tribune / Niels Linden

Secondo la donna non sarebbe la prima volta.

I pericoli del gioco d’azzardo non riguardano solo le perdite finanziarie. Un ristoratore di Nizza è stato condannato dal tribunale penale del Principato a sei mesi di reclusione e all’interdizione dal Principato per cinque anni. L’uomo, 41 anni, è stato giudicato colpevole di aver aggredito la consorte al Casinò di Monte-Carlo il 23 marzo 2024.

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Tutto inizia da una semplice serata

La coppia era andata al casinò per trascorrere la serata. Sfortunatamente, però, è andata male e l’uomo ha perso un totale di 2.500 euro.

Ludopatico, l’uomo ha chiesto alla sua compagna di prelevare 2.000 euro in contanti per poter continuare a giocare e rifarsi. Al suo categorico rifiuto, si è infuriato e l’ha aggredita con violenza.

L’ha colpita e bloccata contro un muro, procurandole un trauma cranico e diverse contusioni. Una guardia di sicurezza del Casinò di Monte Carlo è dovuta intervenire per separarli. Le lesioni e lo stato di salute della donna hanno richiesto tre giorni di convalescenza. Secondo il pubblico ministero, l’uomo “ha perso la testa perché era dipendente dal gioco”.

Secondo la donna, questa non sarebbe la prima volta che viene aggredita. Ha anche affermato che lui l’avrebbe minacciata di morte, cosa che l’uomo nega senza però smentire il resto dei fatti. L’ultima volta è accaduto a Nizza, in strada. Gli agenti di polizia francesi avrebbero bloccato la violenza per poi ordinargli di tornare a casa.

Identità diverse e una lunga fedina penale

Se nel Principato di Monaco la fedina penale dell’uomo è pulita, non si può dire altrettanto in Francia. Anzi! Con otto identità diverse, è stato processato da vari tribunali francesi, a Limoges, Bordeaux e Tolone, per una serie di atti di violenza, contrabbando di merci e droga e guida in stato di ebbrezza. A seguito di tali sentenze, è stato condannato a tre mesi di reclusione per non aver adempiuto agli obblighi di servizio civile.

Il pubblico ministero aveva chiesto sei mesi di detenzione, di cui due in carcere, ma i giudici hanno deciso diversamente. Lo hanno condannato a sei mesi di prigione e al divieto di entrare a Monaco per cinque anni.