Inchiesta

Sanzioni stradali presto più severe a Monaco?

securite-routiere-monaco-accidents
Il 2023 è stato uno degli anni con più vittime della strada nella storia del Principato © Unsplash / Yevhenii Dubrovskyi

Il Ministero dell’Interno sta valutando nuove misure per limitare i comportamenti pericolosi in strada.

Lo scorso febbraio, la Sûreté Publique ha presentato i dati relativi alla sicurezza stradale a Monaco nel 2023 e non sono affatto positivi. Con tre incidenti mortali che hanno causato sei decessi, la sicurezza stradale nel Principato ha vissuto uno degli anni peggiori di sempre.

Pubblicità

Mentre il tasso di incidenti è in calo, il numero di casi di guida in stato di ebbrezza è passato da 101 nel 2022 a 134 nel 2023, e un processo su tre nel Principato ha riguardato proprio questo reato. Davanti a questa situazione preoccupante, il Dipartimento dell’Interno e della Pubblica Sicurezza intende frenare la tendenza adottando misure per combattere i comportamenti pericolosi sulle strade monegasche.

Opinioni contrastanti in base al residente e al mezzo di trasporto

Tutto sommato, il Principato rimane un Paese in cui gli incidenti sono rari. Soprattutto se confrontato con la Francia e le Alpi Marittime, dove, secondo l’Osservatorio dipartimentale della sicurezza stradale, nel 2023 sono rimaste uccise 53 persone. Leggendo i commenti che abbiamo ricevuto, sembrerebbe che gli abitanti della zona si sentano nel complesso al sicuro. “Mi sento molto sicuro”, ha scritto un lettore, mentre un altro ha aggiunto: “Sicuro, sì! Ma c’è sempre margine di miglioramento…”. D’altra parte, come in Francia, la maggior parte degli incidenti con feriti nel Principato avvengono sui due ruote. Tre incidenti su quattro a Monaco coinvolgono infatti un motociclo. Nelle Alpi Marittime, il numero passa a uno su due, sempre secondo l’Osservatorio dipartimentale della sicurezza stradale.

In generale, i residenti concordano sul fatto che viaggiare su due ruote sia pericoloso, come scrive Lili, secondo cui il pericolo principale è rappresentato dai “tantissimi scooter a Monaco che non rispettano abbastanza le regole”. I commenti continuano su questa linea, sottolineando il discutibile rispetto del codice della strada: “l’unico pericolo è rappresentato dai sorpassi a destra e a sinistra di moto e motorini, soprattutto nelle ore di punta”.

Gli utenti concordano anche sul fatto che circolare in bicicletta a Monaco sia molto rischioso. Secondo i nostri lettori, la mancanza di piste ciclabili, o la loro ubicazione, non contribuisce a migliorare la sicurezza di questo mezzo di trasporto. “La pista ciclabile di Avenue Albert II, che passa sotto il Tunnel du Rocher in direzione di Port Hercule, è piuttosto pericolosa, soprattutto quando si deve attraversare la strada”, dice un lettore. Un altro ha fatto la stessa osservazione: “Non ci sono piste ciclabili, o meglio, qualcuna c’è, come quella che si ferma in mezzo al tunnel tra Fontvieille e il porto”. “L’asfalto del Boulevard des Moulins va rifatto con urgenza (…) Ci sono buche lungo tutta la strada. Sta diventando molto pericoloso andarci in bicicletta…”, avverte un altro dei nostri lettori.

Sebbene il Principato sia facilmente accessibile ai pedoni grazie agli ampi marciapiedi e agli ascensori disponibili, i lavori stradali rendono sempre più difficili gli spostamenti. “Camminare a piedi è sempre più pericoloso! I marciapiedi sono intasati e bisogna camminare in strada per colpa di alcuni lavori”, racconta Isabelle.

Quattro incidenti molto gravi

Negli ultimi mesi, una serie di incidenti mortali ha sconvolto e scosso il Principato.

Il primo è costato la vita a una persona. Il 7 gennaio 2023, di ritorno dalle celebrazioni del Natale ortodosso, un uomo di origine ucraina, al volante della sua 4×4, si è scontrato con un altro uomo su tre ruote nella corsia opposta. La tragedia è avvenuta poco prima delle 23:00 nel tunnel IM2S e, purtroppo, la vittima, che non era sotto l’effetto dell’alcol, è deceduta al Centro Ospedaliero Principessa Grace. Il colpevole, che era ubriaco al momento dell’incidente e non ha voluto sottostare alle richieste delle autorità, è stato condannato in appello a 6 anni di reclusione dal tribunale di Monaco.

Il secondo incidente è avvenuto nel tunnel Louis II. La sera del 1° aprile, mentre tornavano a casa dopo una serata al Larvotto, tre amici sono rimasti uccisi. L’Audi Q3 guidata da uno dei ragazzi si è schiantata contro il muretto dell’auditorium Rainier III. La violenza dell’impatto (le indagini hanno rivelato che il veicolo viaggiava a 156 km/h) ha provocato un’esplosione quasi immediata. Il conducente aveva un elevato tasso di alcol e cocaina.

L’ultimo incidente mortale del 2023 risale al 17 dicembre. Cinque studenti dell’Università Internazionale di Monaco erano in macchina. Il conducente, in stato di ebbrezza, procedeva a velocità sostenuta e si è schiantato contro il muretto all’uscita del tunnel Millenium a Cap d’Ail, provocando la morte di due studenti. L’uomo alla guida, che è rimasto gravemente ferito, è stato accusato di “omicidio colposo aggravato e lesioni colpose aggravate” e sarà processato nei prossimi mesi.

L’ultimo è avvenuto il 3 marzo 2024 sull’autostrada A8 a La Turbie. Come riportato da Monaco-Matin, mentre un carro attrezzi stava intervenendo su un veicolo già coinvolto in un incidente, un’altra auto ha falciato due persone e si è schiantata contro il carro attrezzi causando una vittima e sei feriti.

Sanzioni più severe e maggiore sensibilizzazione

Tra le strade che il Ministero degli Interni sta esplorando ci sono pene più severe per le infrazioni di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe e l’ubriachezza pubblica e manifesta. Potrebbero essere introdotti anche test preventivi per alcol e droghe, ovvero dei controlli a campione, come già avviene in Francia.

Tuttavia, prima di poter entrare in vigore, questi cambiamenti richiederanno delle modifiche legislative. Secondo il Dipartimento dell’Interno, “le relative bozze sono attualmente in fase di preparazione e dovrebbero tradursi nella presentazione di un disegno di legge da sottoporre al Governo prima della pausa estiva”.

Oltre a queste misure repressive, sono già in corso campagne di dissuasione e di sensibilizzazione per tutte la popolazione, in particolare per i più giovani. Mentre la Sûreté Publique gira per il paese per garantire la massima visibilità, la polizia monegasca interviene nelle scuole.

La collaborazione tra il Dipartimento di Pubblica Sicurezza e l’associazione “Be Safe” rappresenta un ulteriore strumento di sensibilizzazione sui rischi della guida in stato di ebbrezza. Ancora, la fornitura di etilometri nei locali notturni è un’altra iniziativa volta a cambiare il comportamento e a responsabilizzare gli automobilisti.

Quali sono le sanzioni previste per le infrazioni al codice della strada?

Oggi le sanzioni per le infrazioni al codice della strada variano a seconda della gravità del fatto. Possono andare da una semplice multa da 45 a 600 € per guida pericolosa, fino alla reclusione e al ritiro della patente di guida.

Tutto dipende se il reato rientra nel Codice della Strada o nel Codice Penale. Tutti i reati di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti rientrano nel Codice Penale. In questo caso, il trasgressore rischia da 1 a 6 mesi di reclusione e una multa fino a 9.000 €.

Quali sono le alternative per non mettersi alla guida dopo una notte di festa?

Per contenere questo comportamento pericoloso, il messaggio delle autorità è chiaro: il codice della strada deve essere rigorosamente rispettato. “L’assunzione di alcol e droghe rappresenta un grave pericolo e le conseguenze sulla strada sono assolutamente drammatiche. Disciplina e buon senso sono valori preziosi; tutti dobbiamo essere responsabili”.

Il Principato, consapevole che l’alcol è la causa principale degli incidenti, sta sviluppando e sostenendo sempre più soluzioni.

Be Safe, la più conosciuta

Dal 2017, l’associazione fondata da Camille Gottlieb e quattro suoi amici ha messo a punto un programma di sensibilizzazione sia per i giovani che per i locali. L’associazione si offre di riaccompagnare gratuitamente a casa i ragazzi dopo una serata, sia a Monaco che nei comuni limitrofi. Il bus navetta è attivo a Port Hercule e al Larvotto dall’1 di notte alle 5:30 del mattino.

I bus notturni e i bus “a chiamata”

Durante l’estate, l’ultima partenza delle due linee di autobus notturni è alle 2:40 (il venerdì e il sabato), con una frequenza di uno ogni 40 minuti. La linea N1 parte dalla fermata Albert II e arriva a Place des Moulins passando per Stade Nautique, Larvotto e Monte Carlo. La linea N2 va da Monaco-Ville al Jardin exotique passando per le fermate Princesse Stéphanie, Monte-Carlo Tourisme e Pont Sainte Dévote.

Inoltre, a supporto di questi servizi notturni, il ClicBus è disponibile anche di notte (fino alle 2:30 il venerdì e il sabato) in tutte le fermate del Principato. Può essere prenotato sull’app o per telefono, costa come un autobus di linea e vi porta da un punto A a un punto B in tempi molto brevi.

Il taxi, il mezzo più caro ma il più veloce

Il prezzo di una corsa sul territorio monegasco è di 18€. Di giorno o di notte, il costo resta invariato, in modo che possiate tornare a casa in tutta sicurezza senza dover aspettare troppo. Basta chiamare il numero +377 93 15 01 01.

Il guidatore designato

Infine c’è la tecnica del guidatore designato: una persona che non berrà durante la serata e che sarà responsabile di riportare a casa i suoi amici in tutta sicurezza. Un metodo sicuramente collaudato, forse meno divertente per chi dovrà rimanere sobrio, ma dopo tutto non serve per forza bere per divertirsi.