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Allarme furti: la Pubblica Sicurezza mette in guardia

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La Pubblica Sicurezza invita le portinerie e i custodi degli edifici a condividere le informazioni © Direzione della Comunicazione / Stéphane Danna, Manuel Vitali

Due donne vagano per il Principato con l’obiettivo di commettere furti.

In piena estate e durante le vacanze, il Principato diventa una meta allettante per i ladri. A seguito di numerose segnalazioni di individui sospetti negli edifici, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha lanciato un appello alla vigilanza a tutti i residenti.

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Secondo le informazioni raccolte, si tratta principalmente di “due donne di origine zingara”, regolarmente avvistate mentre perlustravano alcune zone. Come ha sottolineato la Pubblica Sicurezza: “È molto probabile che queste donne stiano perlustrando la zona con l’obiettivo di commettere furti”.

Alcune indicazione di sicurezza da seguire

In risposta a questa minaccia, la Pubblica Sicurezza consiglia ai residenti, ai portieri e ai guardiani degli edifici di avvertire immediatamente le autorità di qualsiasi presenza sospetta all’interno o nei dintorni degli edifici chiamando il numero 17. Invita inoltre tutti i cittadini a diffondere il messaggio per una maggiore vigilanza.

In caso di assenza, anche per breve tempo, si consiglia sempre di chiudere a chiave porte e finestre.


La segnalazione è stata la seguente:

“Gentili signori/signore,

Vorremmo richiamare la vostra attenzione sul fatto che diversi individui di origine zingara, principalmente due donne, sono stati avvistati ripetutamente in atteggiamenti sospetti in alcuni edifici del Principato.

È molto probabile che stiano valutando i luoghi con l’obiettivo di commettere furti.

Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza vi invita pertanto a trasmettere questo messaggio ai portieri e guardiani dei vostri edifici, invitandoli a chiamare immediatamente il numero 17 se qualcuno che corrisponde alla descrizione sopra riportata viene trovato all’interno o nelle vicinanze dei palazzi.

In caso di dubbi non esitate a contattarci”.