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Il Principe Alberto II in Toscana sulle orme della Principessa Grace

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Il Principe Alberto II circondato dai frati del santuario della Verna © Axel Bastello / Palazzo del Principe

Un doppio omaggio molto toccante.

Questo fine settimana, il Principe Alberto II si è recato in Toscana per visitare il santuario della Verna, in provincia di Arezzo, e il borgo medievale di Rondine.

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Al santuario della Verna, il Sovrano era accompagnato da Anne Eastwood, Ambasciatrice di Monaco in Italia, da Fra Guido Fineschi, padre guardiano del santuario, e da Fra David Gagrcic, vicario.

Un luogo di natura e spiritualità dove San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate il 17 settembre 1224. Ed è proprio in occasione dell’ottavo centenario di questo evento, che Il Principe Alberto II ha reso omaggio al Santo Patrono d’Italia.

Il Palazzo del Principe ha aggiunto che “Francesco d’Assisi incarna valori che risuonano perfettamente con l’impegno del Sovrano per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità”, visto che l’autore del famoso “Cantico delle Creature” è stato nominato patrono degli ecologisti da Papa Giovanni Paolo II nel 1979.

Ma questa visita ha assunto anche un altro significato più personale, perché la Principessa Grace e la figlia maggiore, la Principessa Carolina, avevano già visitato il santuario della Verna durante un pellegrinaggio di scout monegaschi nell’estate del 1968. A 42 anni dalla sua morte, il Principe Alberto II ha potuto scoprire gli archivi che documentano la sua visita in Toscana.

Il Sovrano ha poi visitato la “Rondine Cittadella della Pace” nel borgo medievale di Rondine, un’organizzazione dedicata alla riduzione dei conflitti armati e alla promozione di una cultura di pace nel mondo.

Il Principato sostiene da molti anni le iniziative dell’associazione e l’anno scorso ha aderito all’appello “Leaders for Peace” lanciato alle Nazioni Unite. Secondo quanto riportato in un comunicato stampa del Palazzo del Principe, questo appello incoraggia le nazioni a investire nella formazione dei futuri leader mondiali per la pace e a educare le nuove generazioni ai diritti umani fin dalla scuola.