Pubblicità »
Analisi

Principessa Grace, giovane per sempre

grace-kelly-livre-biographie
Grace di Monaco © Archives du Palais Princier

Dove eravate quando avete appreso la notizia? Così come in altri momenti scioccanti della storia, per esempio l’uccisione di JFK a Dallas, gli aerei che colpirono le Torri Gemelle o l’incidente d’auto della Principessa Diana, sono in molti, specialmente monegaschi, a ricordare esattamente cosa stavano facendo quando si è diffusa la notizia il 14 settembre 1982. Dopo aver subito un’emorragia cerebrale per un incidente d’auto, la Principessa Grace muore all’età di 52 anni.

La vita di Grace Patricia Kelly può essere anche stata breve, ma ha sicuramente raggiunto la fama mondiale. Nata da una famiglia irlandese-americana a Filadelfia, in Pennsylvania, nel novembre del 1929, ha avuto la rara fortuna di diventare famosa per due aspetti molto diversi della sua vita. Il primo l’ha portata all’attenzione dell’uomo con cui avrebbe condiviso il secondo.

Pubblicità

Prima, l’attrice

Nel 1947, la futura principessa frequenta l’American Academy of Dramatic Arts di New York, lavorando come modella per fotografi per pagarsi la retta. Il suo debutto a Broadway avviene nel novembre 1949 in Il padre di August Strindberg. All’inizio degli anni Cinquanta inizia a lavorare in televisione.

Il debutto sul grande schermo, invece, avviene nel 1951 in 14ª ora, mentre il ruolo che farà decollare la sua carriera arriva l’anno successivo quando interpreta la moglie quacchera di Gary Cooper in Mezzogiorno di fuoco.

Una carriera hollywoodiana che può essere definita “fulminea”, dal momento che il suo ruolo successivo in Mogambo di John Ford (1953) le è valso la prima nomination agli Oscar. Nel film interpreta una giovane sposa che si innamora del cacciatore Clark Gable, riuscendo a tenere testa ad Ava Gardner, anch’essa candidata all’Oscar per lo stesso film.

Ma dovrà aspettare il suo ruolo successivo in La Ragazza di Campagna per aggiudicarsi l’Oscar, nel 1954. Famosa per la sua bellezza ed eleganza, interpretare una moglie sciatta e alcolizzata, al fianco di Bing Crosby, è stata sicuramente una performance degna di un Oscar! Tra le sfortunate candidate per la stesso premio quell’anno c’era una certa Judy Garland per È nata una stella

Ma la sua fama è forse dovuta soprattutto al ruolo di eroina di una serie di film classici di Alfred Hitchock, per il quale era l’emblema dell'”eleganza sessuale”. In Il delitto perfetto (1954), ha interpretato una moglie adultera il cui marito tramava per farla uccidere. Nello stesso anno viene scritturata per il ruolo della scettica fidanzata del fotografo James Stewart, costretto sulla sedia a rotelle, che si convince che il suo vicino di casa abbia commesso un omicidio. Caccia al ladro (1955), invece, la vede dare il meglio di sé nelle scene improvvisate con Cary Grant.

Ha poi interpretato altri ruoli in Il cigno (1956), Alta società (1956) e altri 11 film prima di abbandonare la carriera hollywoodiana nel 1956 per un nuovo “ruolo” a Monaco.

Poi, la Principessa

A Palazzo con le sue damigelle d’onore prima del matrimonio © Tutti i diritti riservati

Nell’era delle notizie istantanee, degli account social, dei follower e simili, è difficile immaginare quale evento mediatico innovativo sia stato il “matrimonio del secolo”: il primo matrimonio reale trasmesso in televisione. La trasmissione in diretta in bianco e nero è stata seguita da 30 milioni di spettatori europei provenienti da nove Paesi diversi – l’America ha dovuto aspettare che il film attraversasse l’Atlantico! – e ha visto la partecipazione di 1.800 giornalisti provenienti da tutto il mondo.

È stato un vero e proprio colpo di fulmine ed entrambi hanno apportato al loro regno competenze molto diverse ma complementari. Il Principe “Costruttore” aveva una visione concreta dello sviluppo del Principato, cercando di attrarre investimenti e affari, mentre la Principessa Grace portava la sua… beh, la sua grazia… e la sua eleganza, nonché la determinazione a migliorare il tessuto culturale della sua nuova patria, convinta che anche il Principato avesse un ruolo di primo piano da svolgere sulla scena culturale internazionale.

La sua eredità

“Vorrei essere ricordata come qualcuno che ha compiuto azioni utili, una persona gentile e amorevole. Vorrei lasciare il ricordo di un essere umano con un atteggiamento corretto e che ha fatto del suo meglio per aiutare gli altri”, ha dichiarato una volta la Principessa.

princesse-grace-de-monaco-enfants-stephanie-caroline-albert
2 aprile 1965 – La principessa Grace con i suoi 3 figli, la principessa Carolina, la principessa Stéphanie e il principe Alberto.© Foto: Georges Lukomski – Archivi del Palazzo del Principe

L’eredità più evidente della Principessa Grace sono sicuramente i tre figli avuti dal Principe Ranieri III: Carolina, Alberto e infine Stéphanie.

Tuttavia, l’attrice vive anche attraverso la sua Fondazione benefica e i suoi Princess Grace Awards, che sostengono gli artisti emergenti del cinema, del teatro e della danza.

Ha ridato vita ai Ballets de Monte-Carlo, la cui Accademia forma ballerini professionisti pronti a entrare in compagnie di danza internazionali.

Il teatro di Monaco prende il nome da colei che, nel suo contratto di Hollywood, aveva fatto inserire del tempo libero per lavorare sul palcoscenico.

Il Principe Ranieri III le dedicò la Biblioteca irlandese, che oggi ospita la sua collezione privata di libri e spartiti di canzoni irlandesi-americane. La Biblioteca è anche un vivace centro sociale e culturale, in grado di consolidare i legami che uniscono l’Irlanda e il Principato.

La statua della Principessa Grace nel giardino delle rose che porta il suo nome © Tutti i diritti riservati

La Principessa Grace ha fondato il Monaco Garden Club e, nel 1968, ha dato vita al Concorso Internazionale di Bouquet di Monte-Carlo. Nel 1979, la rosa Grace di Monaco è stata inserita in un francobollo per commemorare l’evento. Nel 1981, un’impeccabile rosa bianca con un bordo vermiglio, gli stessi colori della bandiera di Monaco, è stata presentata al Bal de la Rose e battezzata “Principessa di Monaco”. Anche il Giardino delle Rose di Fontvieille, intitolato alla Principessa Grace, è stato realizzato in suo onore dal marito e ha festeggiato quest’anno il suo 40° anniversario.

L’unico ospedale pubblico del Principato, l’ex Ospedale Principe Alberto, è stato ribattezzato Centro Ospedaliero Principessa Grace nel 1958. Questa struttura all’avanguardia è stata ampiamente modernizzata per garantire ai monegaschi un’assistenza sanitaria di alta qualità e a prezzi accessibili anche nel futuro. Ospita inoltre la Croce Rossa di Monaco, di cui la Principessa Grace è stata Presidente prima che suo figlio, il Principe Alberto II, prendesse il testimone.

Ha inoltre patrocinato il Rainbow Coalition Children, l’orfanotrofio gestito dalla sua amica, ballerina, cantante, attrice e attivista Josephine Baker.

L’organizzazione per i diritti dei bambini da lei fondata, AMADE Mondiale, ha ottenuto uno status consultivo presso l’UNICEF e l’UNESCO.

Infine, l’avenue Princess Grace è una delle mete più esclusive per lo shopping e la strada più costosa del mondo!

A più di 40 anni dalla sua scomparsa, potremmo dire che Monaco si ispira alla sua immagine e porta avanti la sua eredità di eleganza, cultura e umanità.