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Ventimiglia: cittadini in trepida attesa per i cambiamenti della città

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A Ventimiglia si teme un potenziale turismo di massa © Wikimedia

I residenti attendono con ansia l’arrivo dei grandi progetti, ma sperano almeno che la passerella, che è andata distrutta quattro anni fa, venga ricostruita al più presto.

Da diversi anni sono in corso nuovi progetti per trasformare Ventimiglia, la città più occidentale della Riviera dei Fiori. La punta di diamante di questi interventi è il porto di Monaco, inaugurato nel luglio 2021. A questo segue una lunga lista di progetti in corso, in fase di progettazione o che restano ancora solo un sogno.

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I più emblematici sono quelli ideati dal residente monegasco Rob Thielen e dalla sua società, la Marina Development Corporation, intorno al porto monegasco. Tra questi ricordiamo il ristorante La Rocca e il complesso immobiliare Borgo del Forte, che dovrebbe includere un hotel a 5 stelle e appartamenti di lusso. A est della città è previsto anche un campus internazionale.

Nel mese di aprile, l’avanzamento di questi progetti ha creato agitazione all’interno del consiglio comunale, dato che parte dell’opposizione non li ritiene sufficientemente di interesse per la popolazione di Ventimiglia. In un’intervista esclusiva a Monaco Tribune, il sindaco della città ha risposto a queste preoccupazioni e ha illustrato i suoi piani per il futuro.

Ma tutti questi cambiamenti suscitano reazioni contrastanti da parte dei residenti locali. Le opinioni sono divise tra la speranza di una rinascita economica e il timore di una devastazione dovuta al turismo di massa.

Progetti ambiziosi mescolati a speranza

Quando le abbiamo chiesto cosa ne pensasse dell’arrivo di questi nuovi progetti, Barbara, una gioielliera del centro, ha risposto: “è una cosa buona! Sicuramente danno un certo prestigio alla città”. Tuttavia, spera che “procedano senza intoppi” e che la costruzione degli hotel a 5 stelle possa attirare una nuova clientela nel suo negozio.

Un sentimento condiviso da Renato, un fioraio del noto mercato coperto della città, che vede in questi progetti un’opportunità di sviluppo economico. Purtroppo però c’è una punta di amarezza: “Il porto è una cosa buona perché è stato completato! Tutto il resto è ancora un po’ in sospeso, compreso il campus. Quindi non sappiamo ancora se il progetto inizierà o quando sarà consegnato. Per il resto, siamo un po’ indietro in tutto quello che facciamo. Mi dispiace dirlo, ma le cose stanno così…”. Il fiorista sarebbe comunque felice di vedere un campus in città: “Sarebbe una bella cosa, soprattutto perché al momento è uno spazio morto, inutile e brutto. Sarebbe un bene per la città e per i giovani che vogliono studiare o rimanere qui”.

La città vuole continuare a vivere sul commercio al minuto, incentivato da Monegaschi e Francesi.

Questo sentimento di incompiutezza è condiviso da molti residenti che, come Emanuele, sperano con tutto il cuore che i lavori possano iniziare. “Io ci credo poco che facciano tutte queste cose”, si legge sui social. “Credo che non si concretizzeranno mai!”, continua Mariangela.

Danila, invece, non crede molto nella realizzazione del progetto: “A Ventimiglia gioverebbe sicuramente un rinnovamento, tuttavia ci credo poco”, commenta, prima di spiegare con disincanto che, in ogni caso, “la città vuole continuare a vivere sul commercio al minuto, incentivato da Monegaschi e Francesi.”.

Ma almeno la passerella…

Ma se ad alcuni i grandi progetti sembrano troppo ambiziosi, i residenti sperano almeno che la passerella, distrutta dalla tempesta Alex, venga ricostruita al più presto. “Ma almeno la passerella…!” ha esclamato un lettore. “Un bel dì vedremo la passerella”, ha commentato in modo ironico un altro, seguito da Carla che la definisce un “sogno di una notte di mezza/estate!”.

Che genere di turismo attende Ventimiglia?

Che tipo di turismo interesserà Ventimiglia è al centro del dibattito. Mentre Renato è convinto che “nella massa di turisti qualcuno comprerà qualcosa”, Barbara, che gestisce un piccolo ristorante nel centro della città, si oppone con forza a questi progetti, che considera delle mere “speculazioni”: teme un turismo di massa che punti solo a far arricchire i milionari. A suo avviso, per Ventimiglia è possibile un turismo diverso, grazie in particolare a tutto ciò che la città ha da offrire, come “escursioni, canoa, vela, ecc.” Per la sua città sogna uno slow tourism, lo stesso che ha avuto successo in Piemonte, dove si coniugano turismo e rispetto della natura.