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Nuovo anno giudiziario: focus sulla lotta al riciclaggio e sulla cancellazione dalla lista grigia

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© Direzione della Comunicazione / Manuel Vitali

Sebbene il sistema giudiziario monegasco funzioni bene nel complesso, i vari interventi hanno evidenziato una carenza di risorse umane e un aumento del numero di casi registrati.

Ieri, nella consueta cornice solenne, è iniziato il nuovo anno giudiziario del Principato. La giornata si è aperta con una messa nella Cattedrale di Monaco, alla quale hanno partecipato i rappresentanti della magistratura, degli avvocati e delle autorità monegasche.

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Dopo la cerimonia religiosa, il Principe Alberto II e le autorità giudiziarie si sono riuniti al Palazzo di Giustizia per la seduta solenne e per ascoltare i discorsi del Primo Presidente della Corte d’Appello Francis Jullemier-Millasseau, del Presidente della Corte Suprema Stéphane Braconnier e del Procuratore Generale Stéphane Thibault.

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© Direzione della Comunicazione / Manuel Vitali

Nel suo discorso introduttivo, Jullemier-Millasseau ha dato il benvenuto al nuovo Segretario di Stato alla Giustizia, Samuel Vuelta-Simon, sottolineando la “reputazione lusinghiera” che lo precede.

Una carenza di personale sempre crescente

Il Procuratore generale ha accolto con favore la creazione, avvenuta il mese scorso, di un nuovo posto all’interno della Procura. Tuttavia, dato il costante aumento dei compiti affidati a questa istituzione, in particolare per “rispondere alle esigenze della società odierna e del GAFI”, ha insistito sulla necessità di provvedere con “altri rinforzi e nuovi posti”. Ha inoltre chiesto che venga creato un dipartimento finanziario all’interno della Procura.

Nel primo semestre del 2024, la Procura ha vissuto una “situazione di anormale carenza di personale”, ha sottolineato il Procuratore, ricordando che la Procura agisce “davanti a tutti i tribunali penali, civili e amministrativi”. Un carico di lavoro che Thibault ha definito “semplicemente ingestibile”. Non è salva nemmeno la Corte d’appello, che attualmente opera con soli cinque magistrati, un numero “insufficiente”, secondo Jullemier-Millasseau, che ritiene “necessario un minimo di sei”.

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Stéphane Thibault, procuratore generale © Direzione della Comunicazione / Manuel Vitali

“Meno magistrati e personale, ma ancora più incarichi dovuti ai nuovi poteri conferiti dalle nuove leggi alla Procura che ci è stato chiesto di esercitare, e alle richieste di statistiche, di casi concreti, di partecipazione a numerose riunioni nell’ambito dell’osservazione Moneyval”, ha concluso il procuratore a proposito della mancanza di personale.

Un aumento del numero di casi

Nonostante queste limitazioni, lo scorso anno si è registrato un aumento del numero di casi trattati dalla Procura. Nel 2023-2024 sono stati 1.628 i nuovi casi, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente.

L’anno scorso è stato particolarmente funesto in termini di incidenti e di guida in stato di ebbrezza. Un dato che si riflette nelle cifre: i casi di guida in stato di ebbrezza sono aumentati del 17%. Anche i reati di traffico di droga sono cresciuti del 37%, così come i reati di violenza (11%).

“Maggiore efficienza del nostro sistema giudiziario”

Per il prossimo anno, la priorità del Procuratore sarà quella di intensificare gli sforzi per combattere il riciclaggio di denaro, come parte del piano d’azione per cancellare Monaco dalla lista grigia del GAFI e “che richiede una maggiore efficienza del nostro sistema giudiziario nella lotta contro il riciclaggio”.

Thibault ha sottolineato che mentre per “la criminalità di strada la presenza della polizia può essere un deterrente sufficiente, quella finanziaria può essere prevenuta solo da un’efficace applicazione della legge. Solo con il pericolo di essere controllati, arrestati, perseguiti e condannati severamente, in particolare con pene di confisca, si impedirà ai criminali e ai delinquenti di nascondere e riciclare il loro denaro nel Principato di Monaco”. Nell’ultimo anno è già stato sequestrato mezzo miliardo di euro.