Salvaguardia degli oceani, futuro del Principato, polemiche e trasparenza… il Principe Alberto II in un’intervista
In qualità di Presidente Onorario della Vendée Globe Foundation, il Principe Alberto II si prepara a inaugurare una nuova era di salvaguardia dell’ambiente marino e a navigare tra le sfide di uno Stato complesso. Per il quotidiano Ouest-France, il sovrano monegasco ha rilasciato un’ampia intervista dal titolo: Alberto II: “Monaco è un villaggio, con i suoi vantaggi e svantaggi” (Albert II : « Monaco est un village, avec ses avantages et ses inconvénients ») nella sezione “Le grand entretien du dimanche” (le grandi interviste della domenica).
L’8 novembre, il Principe Alberto II parteciperà all’inaugurazione della Vendée Globe Foundation, impegnata nella salvaguardia degli oceani. Per il Sovrano, la Vendée Globe è “un’avventura, una regata leggendaria di altissimo livello”, ma anche “una straordinaria celebrazione del mare” che riunisce gli appassionati degli oceani.
Dal 2020, Monaco è rappresentata in questa competizione da Boris Herrmann, un membro dello Yacht Club di Monaco che naviga con i colori del Principato e della Fondazione Principe Alberto II, simboleggiando il forte impegno per la tutela dell’ambiente marino.
Azioni concrete per il futuro degli oceani
Il Principe Alberto II annuncia un progetto di ricerca con il National Geographic nelle Isole Salomone, dove studierà gli ecosistemi corallini. Nel giugno 2025, in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani, Monaco ospiterà un forum sull’economia blu.
Il Principe è ben consapevole delle sfide ambientali: “Dobbiamo rimanere ottimisti, anche se il degrado non si arresta e le specie, sia marine che terrestri, scompaiono o sono in pericolo. Non esiste una cura miracolosa, dobbiamo trovare delle soluzioni”.
Un paese tra tradizione e innovazione
Sebbene Monaco sia ormai protagonista della transizione ecologica, il Principe riconosce le sfide rappresentate da settori inquinanti come l’immobiliare e la nautica da diporto: “Non possiamo cambiare le cose da un giorno all’altro. Ma nell’edilizia come nei trasporti, voglio sviluppare soluzioni innovative, come l’idrogeno per le imbarcazioni. Saremo un laboratorio per promuovere le energie rinnovabili in questo settore”.
Sottolinea inoltre che “la nautica da diporto è un’industria piuttosto tradizionale, bisogna prima imparare a conoscerla per poterla condurre gradualmente nel mondo della sostenibilità”.
Radici storiche e legami culturali
Il Principe mantiene inoltre un forte legame con diverse zone della Francia legate alla storia del Principato, in particolare quelle appartenute alla famiglia Matignon. Durante le sue visite, il Sovrano non si limita a commemorare questi luoghi, ma si adopera anche per capire come il Principato possa contribuire a valorizzarne il patrimonio.
“Non si tratta solo di preservare e commemorare i luoghi, ma anche di aiutare queste comunità e regioni a valorizzare il loro patrimonio o a creare progetti comuni. Riceviamo regolarmente richieste di aiuto per il restauro di chiese o monumenti. Ogni volta che posso, rispondo positivamente, non con il denaro dello Stato, ma con un contributo personale”, spiega.
La trasparenza messa alla prova
Monaco si ritrova spesso ad affrontare le critiche per la sua reputazione di paradiso fiscale. Il Principe è determinato ad attuare le indicazioni del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI) per rimuovere il Principato dalla “lista grigia” dei paradisi fiscali.
“Confermo il mio impegno e la mia determinazione ad attuare le ultime raccomandazioni in conformità con le scadenze. Abbiamo fatto molti progressi in termini di legislazione e di provvedimenti. Sono fiducioso”, ha aggiunto. In risposta alle richieste di maggiore trasparenza, ha dichiarato: “Non abbiamo nulla da nascondere. Sono già state messe in atto misure per garantire la massima trasparenza nelle attività dello Stato e dei suoi rappresentanti”.
Il Sovrano affronta le polemiche
Monaco è al centro di diverse vicende delicate legate a tensioni finanziarie e battaglie legali, come i “Dossiers du Rocher”. Questa inchiesta la scorsa estate ha portato alla perquisizione delle case di alcune personalità vicine al Principe. La vicenda ha sollevato non pochi interrogativi sulla gestione delle proprietà immobiliari nel Principato.
Un altro punto dolente riguarda i “Cahiers” (quaderni) di Claude Palmero, pubblicati da Le Monde nel gennaio 2024. Questi quaderni, scritti da un amministratore dei beni del Palazzo, fanno luce su aspetti controversi della gestione del patrimonio principesco.
Il Principe Alberto II, accusato di negligenza nella supervisione degli affari, ha preso una decisione forte denunciando le pratiche del suo ex consigliere. Ora i toni sono cambiati e il Sovrano ha adottato una posizione più moderata, dichiarando a Ouest France: “Non voglio polemizzare, lascio che la legge faccia il suo lavoro”.
Per far fronte a questa situazione, il Principe ha attuato una serie di riforme all’interno delle sue squadre di governo: “Mi sono preso il tempo di creare nuove squadre a Palazzo, nel Dipartimento dei Servizi Giudiziari e nella Pubblica Sicurezza. Ci sono anche nuovi membri nel Governo. L’obiettivo è dare un nuovo slancio”, sottolinea.
Verso un futuro più sereno
Alla vigilia del suo ventesimo anno di governo, il Principe Alberto II aspira a uno sviluppo armonico del Principato: “Spero che continueremo a far crescere il Principato in modo armonioso, con un po’ più di serenità, in un clima più tranquillo. Auspico uno sviluppo misurato che abbia a cuore il futuro del nostro pianeta”, ha dichiarato.
Pur essendo esposto alle luci dei riflettori, il Principe prende il suo ruolo con un certo distacco, consapevole delle responsabilità che ne derivano: “Fa parte della responsabilità, ma non voglio apparire sulle riviste in continuazione”.