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Analisi

Cosa desiderano i monegaschi per il Principato? I risultati di un’indagine senza precedenti

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Il tasso di partecipazione è arrivato al 38%, un record © Monaco Tribune

I risultati hanno rivelato un indice di felicità internazionale dell’89%. Hanno anche mostrato quanto i residenti siano legati alla loro qualità di vita, rivelando al contempo idee precise per migliorare la loro vita quotidiana.

Con una “affluenza record del 38%”, l’indagine organizzata dal Consiglio nazionale e realizzata da BVA Xsight ha raccolto un’ampia varietà di opinioni sulle aspirazioni dei monegaschi, nonostante la presenza eccessiva di ultrasessantacinquenni (solo il 16% degli intervistati aveva meno di 35 anni).

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Le 30 domande hanno generato 50.000 dati: la dimostrazione, secondo Thomas Brezzo, presidente del Consiglio nazionale, che “i monegaschi avevano bisogno di esprimersi”.

Qualità della vita e mobilità: le principali sfide

“La gente non ne può più! Vive ogni giorno con il disagio dei lavori di costruzione e della mobilità”, ha commentato Thomas Brezzo. La qualità della vita è infatti la prima preoccupazione, con il 63% degli intervistati che la considera una priorità, ben più importante dell’assistenza sanitaria, della sicurezza e dell’alloggio.

Quasi la metà dei monegaschi (48%) ritiene che non si stia facendo tutto il possibile per migliorare la qualità della vita nel Principato. L’altra metà (47%) ritiene che si stia facendo tutto il possibile per preservare il famoso di stile di vita monegasco.

Questo equilibrio è intaccato dai problemi ricorrenti legati alla mobilità. Gli ingorghi, la saturazione dei trasporti pubblici e gli onnipresenti lavori stradali sono i punti critici di un Principato in cui spostarsi rimane un problema, soprattutto quando si tratta di attrarre o trattenere i lavoratori. Una delle soluzioni prese in considerazione è il miglioramento del servizio TER, richiesto dall’80% dei cittadini. Anche l’istituzione di navette marittime e la considerazione di una tassa sulla congestione del traffico sono in cima alla lista, così come lo sviluppo di spazi verdi.

Abitazioni: meno attese ma serve maggiore semplificazione

Un’altra questione cruciale è quella degli alloggi. Sebbene il piano nazionale per l’edilizia abitativa lanciato nel 2019 abbia allentato le tensioni, il 14% dei monegaschi ritiene ancora che il proprio alloggio non sia adatto alle proprie esigenze. Anche gli affitti e le spese stanno diventando un problema per gli inquilini degli immobili statali. Per il 63% sono infatti il criterio più importante da considerare, prima del parcheggio, dell’ubicazione e dell’insonorizzazione.

L’idea di un’agenzia demaniale, che riunisce tutte le procedure amministrative in un unico luogo, semplificandole, si è rivelata estremamente popolare. Lo stesso vale per la possibilità di scegliere il proprio appartamento. “Oggi il sistema è troppo burocratico ed è un foglio Excel che decide dove andrai ad abitare”, aggiunge il presidente del Consiglio nazionale.

Shopping: un centro commerciale nuovo di zecca

Per quanto riguarda lo shopping, il 70% dei monegaschi è soddisfatto della qualità dell’accoglienza ricevuta. In compenso, sono fortemente delusi e critici nei confronti dell’offerta attuale, in particolare del centro commerciale di Fontvieille, che considerano piuttosto datato.

Ritengono che il rapporto qualità/prezzo e la varietà dei negozi presenti non siano all’altezza delle aspettative dei residenti e quasi il 50% è favorevole a una completa trasformazione di questo luogo emblematico piuttosto che a qualche cambiamento.

Una risposta in linea con il desiderio del Consiglio Nazionale di una trasformazione ambiziosa che renda il centro commerciale un vero e proprio spazio da vivere, con un’ampia offerta di negozi, infrastrutture moderne e servizi adeguati.

Corinne Bertani, vicepresidente per il commercio e l’attrattiva, lancia l’appello: “Mancano i negozi per la vita di tutti i giorni, sono troppo concentrati sul lusso”. A suo avviso, il centro commerciale “non è all’altezza” e si trova in uno stato tale per cui “bisogna mettere i secchi quando piove, fa freddo d’inverno e molto caldo d’estate”.

Sanità: cure di qualità, ma tempi di attesa da rivedere

Con un tasso di soddisfazione complessivo del 77% per i servizi sanitari, i monegaschi lodano le capacità dei professionisti e la qualità delle infrastrutture. Tuttavia, è difficile ottenere appuntamenti in tempi ragionevoli, cosa che spinge a trovare soluzioni adeguate. Una di queste è la creazione di un centro sanitario, votato dal 78% dei monegaschi, che riunirebbe medici di base, infermieri, pediatri e altri specialisti, nella speranza di ridurre i tempi di attesa.

IVG: una popolazione pronta al cambiamento

Tra le questioni sociali trattate, la possibilità di modificare la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) ha lasciato sorpresi i membri eletti del Consiglio nazionale.

Per quanto si pensasse che i monegaschi fossero reticenti sull’argomento, questa indagine ha rivelato che l’80% degli intervistati è favorevole a “modificare la legislazione per rendere l’aborto legale nel Principato di Monaco”.