Il Principe Alberto II celebra gli eroi del pianeta a Monaco
In occasione della 17ª cerimonia di premiazione dei Prix pour la Santé Planétaire, il Sovrano di Monaco ha premiato una serie di personalità che hanno influito sul cambiamento con il loro impegno per la salvaguardia della Terra.
Il 7 novembre, la Fondazione Principe Alberto II di Monaco ha celebrato la 17ª edizione dei Prix pour la Santé Planétaire (Premi per la salute del pianeta) all’Opéra Garnier di Monte-Carlo. Alla presenza del Principe Alberto II, questo prestigioso evento ha messo in luce iniziative eccezionali per la salvaguardia del pianeta, rendendo omaggio a personalità e organizzazioni pioniere nei loro settori.
Nel suo discorso di apertura, il Principe ha esordito sottolineando l’importanza della solidarietà, espressa in un comune desiderio di rispondere alle sfide ambientali globali. “È questo lo spirito di questa Fondazione. Fin dalla sua creazione, nel 2006, si è sempre fondata sull’imperativo dell’azione collettiva. In un momento in cui il mondo è così diviso, in cui è sempre più difficile trovarsi d’accordo sui valori fondamentali, questo spirito è più necessario che mai”, ha proseguito il Sovrano, esortando tutti a persistere anche di fronte all’evoluzione dei pericoli, adattando costantemente le possibili soluzioni. “Dobbiamo quindi continuare a innovare e a identificare sia i pericoli che le opportunità”, ha sottolineato.
Infine, il Sovrano ha concluso ricordando: “Abbiamo tutti una responsabilità: lasciare ai nostri figli un pianeta più sano, non condannato alla distruzione o all’ingiustizia; essere consapevoli dei pericoli, ma anche delle nostre responsabilità, essere lucidi e determinati”.
I vincitori
Tre vincitori sono stati premiati per le loro azioni degne di nota. Il primo premio è stato assegnato all’Instituto Juma, fondato dall’attivista indigena brasiliana Juma Xipaia. L’istituzione si batte per la protezione dell’Amazzonia, la difesa dell’integrità culturale e territoriale dei popoli indigeni, lo sviluppo sostenibile, l’autonomia dei popoli autoctoni e la parità di genere. Combatte anche contro la corruzione e lo sfruttamento dei leader indigeni a favore di interessi esterni.
La scienziata Lidia Morawska, esperta di qualità dell’aria, è stata premiata per le sue ricerche cruciali sull’inquinamento atmosferico e la trasmissione delle malattie. Il suo lavoro ha influenzato le politiche sanitarie di tutto il mondo salvando milioni di vite.
Infine, l’ultimo premio è stato assegnato a NatureMetrics, un’azienda pioniera nell’uso del DNA ambientale per misurare l’impatto delle attività umane sulla biodiversità. Grazie alla sua tecnologia innovativa, NatureMetrics aiuta i governi, le ONG e le aziende a comprendere e proteggere meglio la natura. A rappresentare NatureMetrics c’era Pippa Howard, responsabile del dipartimento Nature Strategy.
Un omaggio alla gioventù
La Fondazione si è anche focalizzata sui giovani, essenziali nella lotta per un futuro sostenibile. Il Principe Alberto II ha consegnato i diplomi agli studenti dell’IPCC, supportando la prossima generazione di ricercatori sul clima. Inoltre, la prima classe di giovani leader dell’iniziativa Re.Generation è stata premiata per il suo impegno e i suoi contributi stimolanti in occasione di alcune riunioni internazionali.
Crediti fotografici: Philippe Fitte / FPA2.