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Il Principe Alberto II inaugura la prima Giornata dei Nobel di Monaco

1° Giornata dei Nobel di Monaco - S.E. Hakan Akesson (Amb. di Svezia a Monaco) Auditorium Lycée Rainier III

Per la prima volta, il Principato ha celebrato la prestigiosa tradizione svedese dei premi Nobel con un evento dedicato alla scoperta e all’innovazione scientifica. Organizzata dal Consolato Onorario di Svezia a Monaco in collaborazione con l’Ambasciata di Svezia, la 1ª Giornata dei Nobel a Monaco ha riunito personalità di spicco del mondo scientifico e studenti monegaschi per una serie di conferenze tenutesi il 6 dicembre al Lycée Rainier III.

La giornata è iniziata con il discorso inaugurale del Principe Alberto II. Il Sovrano ha lodato l’iniziativa che permette di avvicinare le nuove generazioni alle idee innovative che stanno plasmando il nostro futuro. “È con immenso piacere che partecipo oggi a questa prima Giornata dei Nobel a Monaco. Sebbene Alfred Nobel sia conosciuto principalmente per le sue invenzioni, è soprattutto per il suo desiderio di promuovere la pace e premiare i progressi scientifici e culturali che occupa un posto di spicco nella storia dell’umanità.

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Questa giornata non è solo un’occasione per celebrare i progressi eccezionali in campo scientifico e culturale, ma anche un’eredità comune che condividiamo nel Principato di Monaco tramite la visione di due grandi uomini, Alfred Nobel e il mio trisavolo, il Principe Alberto I. Avevano una visione comune del mondo, un mondo in cui scienza e pace si uniscono per il progresso dell’umanità”, ha dichiarato il Sovrano nel suo discorso di apertura.

Il professor Didier Queloz, un premio Nobel a Monaco

Il momento clou di questa prima edizione è stato la conferenza del professor Didier Queloz, vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 2019. L’astronomo svizzero, premiato per la scoperta del primo esopianeta in orbita attorno a una stella di sequenza principale, la 51 Pegasi b, ha affascinato il pubblico condividendo le sue ricerche su questi misteri dell’universo.

Davanti a una platea attenta, il fisico ha spiegato come, insieme al suo partner Michel Mayor, abbia spianato la strada allo studio di migliaia di pianeti extrasolari, ridefinendo la nostra comprensione dell’universo. Dal 1995 sono stati scoperti oltre 5.000 esopianeti.

“La vita sulla Terra è una replica singolare plasmata dalla trappola evolutiva della singolarità. A parte la vita sulla Terra, non abbiamo prove dell’esistenza della vita nell’universo, ma l’assenza di prove non è una prova dell’assenza. Ci sono molti pianeti nell’universo che sono potenziali ospiti della vita”, ha concluso il professor Queloz, offrendo non pochi spunti di riflessione.

Un impegno per il futuro dei giovani scienziati

Questa prima Giornata Nobel rappresenta anche un impegno per il futuro dei giovani scienziati. Sophie Krafft, Console onorario di Svezia a Monaco, ha annunciato che l’evento diventerà annuale.

Ogni anno, un premio Nobel condividerà il proprio lavoro con gli studenti monegaschi, ispirandoli a perseguire i propri sogni nei campi della scienza, della medicina, della fisica, della chimica e della letteratura.

Crediti fotografici: Michael Alesi / Palazzo del Principe.