Pubblicità »
Servizio

Dmitri Rybolovlev prosciolto da ogni accusa: archiviato il procedimento giudiziario contro il presidente dell’AS Monaco

dmitri rybolovlev
Il caso Rybolovlev si è concluso / Photo DR

Il caso Rybolovlev è finalmente chiuso. Il 27 febbraio 2025, il tribunale monegasco ha ordinato l’annullamento totale della procedura penale contro Dmitri Rybolovlev, ponendo così fine a una saga giudiziaria che ha tenuto il Principato con il fiato sospeso per quasi dieci anni.

Interpellata dai giudici istruttori, con l’approvazione della Procura generale, il 6 giugno 2024 la Camera di Consiglio della Corte d’Appello di Monaco ha tratto le sue conseguenze dalla sentenza senza appello pronunciata all’unanimità dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. La sentenza ha stabilito che la perquisizione e l’uso del telefono di Tetiana Bersheda, avvocato di Dmitri Rybolovlev, violano l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che tutela il diritto alla privacy.

Pubblicità

Una saga giudiziaria con infiniti colpi di scena

Il caso inizia nel 2015, quando Dmitri Rybolovlev denuncia il suo consulente d’arte svizzero Yves Bouvier. Il presidente dell’AS Monaco accusa Bouvier di avergli sottratto un miliardo di dollari in occasione della vendita di alcune opere d’arte. Questa prima controversia innesca una battaglia legale che si estende rapidamente a diverse giurisdizioni internazionali.

Il caso prende una piega inaspettata nel 2016 con l’apertura di un processo per violazione della privacy a Monaco. Al centro della vicenda c’è Tania Rappo, una residente monegasca e amica comune dei due protagonisti. La donna sporge denuncia dopo aver scoperto che Tetiana Bersheda, l’avvocato di Rybolovlev, ha registrato di nascosto una conversazione durante una cena, cercando di dimostrare la sua presunta complicità con Bouvier.

L’indagine controversa che ha innescato tutto

Nel 2017, Bersheda consegna di sua iniziativa il telefono con la registrazione contestata alla Sûreté publique di Monaco per l’autenticazione. È a questo punto che il giudice istruttore Édouard Levrault ordina un esame informatico che, secondo le CEDU, si è spinto ben oltre lo scopo iniziale: “un’indagine approfondita sulla telefonia, senza alcuna reale limitazione in termini di tempo o di portata”. Un approccio che la Corte europea ha definito “intrusivo” ed “equivalente a una perquisizione e a un sequestro”. Queste indagini sono state poi utilizzate come pretesto nel 2018 per accusare Dmitri Rybolovlev e altre personalità influenti di Monaco di corruzione e traffico di influenze.

Un epilogo a cascata

La decisione della Corte d’appello di Monaco segue la scia di una serie di sviluppi a favore di Rybolovlev. A novembre 2023, il caso di Dmitri Rybolovlev per violazione della privacy viene archiviato, seguito dall’assoluzione di Bersheda nel marzo 2024 e dalla CEDU che respinge l’istanza di Édouard Levrault relativa al mancato rinnovo della sua carica di magistrato distaccato a Monaco a luglio 2024. A ottobre dello stesso anno, i tribunali svizzeri archiviano il procedimento penale contro Tetiana Bersheda e Dmitri Rybolovlev, ritenendo illegittimo l’uso del telefono.

I personaggi principali di questa saga, Dmitri Rybolovlev e Yves Bouvier, concludono nel 2023 un accordo confidenziale che segna la fine della controversia da cui tutto ha avuto inizio.

La reazione degli avvocati

“L’unica decisione possibile era quella di annullare l’intero procedimento, irrimediabilmente viziato, in cui Dmitri Rybolovlev e Tetiana Bersheda sono stati ingiustamente accusati nel 2018”, hanno dichiarato gli avvocati di Dmitri Rybolovlev, Martin Reynaud, Thomas Giaccardi e Jacqueline Laffont, e quelli di Tetiana Bersheda, Sébastien Schapira e Léa Hufnagel. “Come abbiamo ripetuto più volte nel corso di questi 7 anni di processo, Dmitri Rybolovlev e Tetiana Bersheda sostengono la loro innocenza e attendono con fiducia la fine di questa vicenda”, hanno concluso.

Contattato dalla nostra redazione, l’Avvocato Reynaud, che ha difeso Rybolovlev, ha aggiunto: “Dal 2017 sosteniamo che il sequestro del telefono dell’avvocato di Dmitri Rybolovlev fosse illecito. Siamo quindi felici che la giustizia, alla fine, lo abbia riconosciuto e abbia messo fine al processo”.

Si volta pagina

Questa decisione segna la fine di una vicenda giudiziaria durata quasi dieci anni. Come precisano gli avvocati, non esiste più alcun procedimento penale contro Dmitri Rybolovlev e Tetiana Bersheda: “Sono totalmente e definitivamente scagionati”. Si conclude così uno dei capitoli più significativi della recente storia giudiziaria del Principato.