Il Consiglio Nazionale propone un quadro di riferimento per l’IVG a Monaco

Il 7 marzo, in vista della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, il Consiglio Nazionale ha depositato una proposta di legge per inquadrare la pratica dell’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) nel Principato.
Il progetto, identificato con il numero 267, mira a offrire un accesso sicuro all’IVG per le residenti monegasche.
La proposta prevede una deroga al divieto di IVG fino a 12 settimane di gravidanza, senza l’obbligo di fornire alcuna giustificazione, e di estendere questo termine a 16 settimane per le donne vittime di stupro. Verrà introdotto un periodo di riflessione di tre giorni per garantire una scelta informata e le spese dell’intervento saranno sostenute dal sistema di previdenza sociale. L’obiettivo è quello di proteggere le donne interessate, trattando comunque l’aborto come un’eccezione.
Béatrice Fresko-Rolfo, Presidente della Commissione dei diritti della famiglia e dell’uguaglianza e prima firmataria, ha dichiarato in un comunicato: “Questa legge permetterà alle donne interessate di esercitare la loro libertà di scelta e di avere il controllo del proprio corpo, beneficiando di un sostegno sicuro”.
La proposta sarà oggetto di votazione da parte dei membri del consiglio durante la sessione primaverile. Il Presidente Thomas Brezzo fa appello a un dibattito pacato e responsabile sottolineando che “l’IVG è un argomento delicato, ma dobbiamo essere al passo coi tempi e prenderci le nostre responsabilità”. L’iniziativa rientra in un dibattito più ampio, già avviato durante la conferenza del Consiglio Nazionale del 29 gennaio, sull’IVG e sulla “morte assistita”.